E’ dall’inizio del mese di agosto 2019 che un odore nauseabondo, da far ribrezzo chiunque sia passato nel tratto stradale parallelo alla via del centro di raccolta ex Enaoli di Formia, costringe i cittadini formiani che vivono in quella zona, a barricarsi o uscire molto presto dalle proprie abitazioni. Arrabbiati e delusi di essere stati lasciati da soli in un situazione di estremo disagio, si sono recati il 22 agosto dal sindaco Villa per chiedere soluzioni concrete ma, l’incontro avvenuto presso il palazzo comunale, ha lasciato nei cittadini, ancor più amarezza.

Il sindaco Paola Villa e Orlando Giovannone

“Era il 22 agosto ’19 ed eravamo stanchi di aspettare ma soprattutto schiacciati dall’odore ci siamo recati dal sindaco ma non c’era o era occupata-  affermano alcuni cittadini residenti nella zona – dunque abbiamo parlato con l’assistente, la quale ci ha riferito che l’assessore Orlando Giovannone avrebbe richiamato Emilio Valerio (uno dei residenti) al più presto per fissare un appuntamento. I giorni passano ma, ad oggi, ancora nulla. Allora ci siamo recati presso l’ufficio ambiente e abbiamo richiesto di parlato con il dott. Antonio De Meo. Il dottor De Meo ci ha mostrato le numerose lamentele con allegate foto, le comunicazioni d’ufficio verso l’impresa che gestisce l’impianto chiedendo di tenere tutto a norma, pulito e in sicurezza. Liquidandoci così.

Dunque ora, cosa dovremmo fare? Tornare a casa è fingere di non vivere il problema e per quanto tempo? Siamo esasperati e disperati ormai dalla situazione. Ma è veramente a norma il centro di raccolta ex Enaoli? Nel quale si accumula anche l’immondizia che proviene da Ventotene, già. Perché la società che gestisce i rifiuti ha vinto anche lì la gara d’appalto, ma l’immondizia da noi fa deposito, perché quella di Latina è chiusa. Dopo i nostri numerosi reclami, il Comune in accordo con l’impresa di smaltimento privata, ha pagato una terza società di Formia che ha i mezzi adatti che ha caricato su camion da 20 mc l’umido che dall’Enaoli verranno conferiti a Viterbo, con costi aggiuntivi che pagheremo noi!. Inoltre l’Enaoli è una struttura organizzata per il transito dei rifiuti e non per il deposito di umido il quale per ben 3  settimane è stato lasciato in cassoni lì, chiediamo se tutto ciò rispetti le norme igienico sanitarie. Speriamo in una risposta imminente, chiara e concreta da parte dell’amministrazione”.