Natascia Pellé, Professore Associato di Filologia Classica (L-FIL-LET/05) Dipartimento di Studi Umanistici, Università del Salento, Lecce – Direttrice del Centro di Studi Papirologici dell’Università del Salento-Tesoriera Nazionale dell’Associazione Italiana di Cultura Classica comunica “Cari Presidenti, care Socie, cari Soci, con dolore infinito Vi scrivo per comunicarvi la scomparsa improvvisa del nostro presidente nazionale, Prof. Mario Capasso, occorsa nella serata del 26 dicembre. Studioso di fama mondiale, insigne Papirologo e convinto cultore degli Studi Classici, con la sua Presidenza, dal 2007, egli ha profondamente rivitalizzato la nostra gloriosa Associazione, ideando nuove occasioni di incontro e di dibattito sui temi che ci stanno a cuore, rafforzando il ponte tra Scuola e Università nel comune obiettivo della diffusione dei valori della Classicità e della loro tutela anche nel tempo e nello spirito contemporanei. Non lo dimenticheremo e andremo avanti con tenacia infaticabile nel solco da lui tracciato”. Mario Capasso è stato professore Ordinario di Papirologia nell’Università del Salento, nella quale ha insegnato anche Papirologia Ercolanese, Egittologia ed Epigrafia Greca. Ha insegnato, inoltre, Papirologia presso l’Università degli Studi di Foggia e Paleografia Greca all’Università L’Orientale di Napoli. I funerali si terranno sabato 30 dicembre alle ore 9.00 nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Silea, Treviso, via Roma 42. Di contro chi scrive ha il cuore affranto non solo in quanto presidente dell’AICC di Gaeta (sede di un congresso nazionale AICC) ma più semplicemente perché era mio cognato, da 52 anni ci legava un affetto profondo. Era un grande lavoratore, dimostrando già da studente di quale stoffa era fatto. Ricordo un aneddoto significativo di quanto era studente di lettere classiche all’Università Federico II di Napoli. Lungo il percorso di studi conseguiva sistematicamente trenta e lode. Un giorno un docente decide di dargli un “semplice” trenta e lui chiede rispettosamente di potersi ritirare e ritornare ancora più preparato. L’insegnante rifiuta, o accetta il trenta o lo boccia. Mario si è laureato con 110 e lode dopo aver conseguito venti volte trenta e lode ed una volta uno “striminzito” trenta. Era il migliore in ogni cosa che ha fatto. Ha dato all’Università del Salento onori e fama creando persino un museo di papirologia partecipando anche ad aste all’estero. Non ha goduto lo stato di pensionato per una grave malattia invalidante e ciò nonostante ha lavorato sino alla fine con il suo cellulare tenendosi collegato con tutto il mondo e persino scrivendo un nuovo libro. A mia sorella Gabriella, alle mie nipoti Antonella e Alessandra, ai suoi generi e ai tre nipoti un grande abbraccio denso di affetto e di cordoglio.