Claudio Marciano, bandiera del PD nel consiglio comunale di Formia, espone la sua valutazione sul bilancio comunale annotando: “Salvaguardia degli equilibri di bilancio. Quanto si spacciano per “verità amministrative” delle balle colossali”.

E in questi giorni ha anche annunziato che lascerà la politica formiana per optare per la carriera universitaria a Torino (si rinvia a un articolo sul tema che sarà pubblicato sul Magazine Golfo e Dintorni di febbraio).

Claudio Marciano spiega i particolari della sua valutazione:

“1. Le minori entrate che il Comune di Formia riconosce al 31 dicembre 2020 non ammontano a 1 milione e 250mila euro, come sostenuto dalla (ex) Sindaca, bensì a 2.320.000 circa.

Nel computo della Sindaca mancano infatti le entrate extra-tributarie e altri mancati accertamenti, segnalati nell’allegato alla delibera del commissario ad acta pagina 10, di cui allego uno stralcio.

2. Nelle minori entrate non sono tuttavia ancora computate quelle relative alla Tari (che in condizioni normali sono già inferiori ai 2 milioni di euro) e quelle sull’addizionale Irpef, che risentirà parecchio del calo dei redditi prodotti dalla pandemia. Praticamente, non sono computate le entrate più ballerine e che faranno più danni;

3. Nella salvaguardia, per garantire gli equilibri di bilancio, vengono operati tagli per 1.203.583 euro. Tra voci principali compresse: mensa scolastica, centri anziani, sicurezza stradale, mobilità sostenibile, acquisto farmaci, gestione dei rifiuti (ci sono 235mila euro in meno su “esternalizzazione dei rifiuti”…ma la FRZ lo sa?).

4. L’attenzione dell’amministrazione uscente per i danni economici prodotti dal Covid in città è tutta in due cifre: dei 600mila euro stanziati per famiglie e imprese nel fantomatico “fondo post fata resurgo” neanche 1 euro è stato speso per le finalità annunciate. Il capitolo “emergenza Covid” è computato con una cifra miserabile di 50mila euro;

5. I fondi trasferiti dal governo al Comune, che ammontano a 2.369.000 euro circa, hanno una destinazione vincolata. Sono riservati al finanziamento del gap tra entrate reali e previste, e non certo a misure espansive, per esempio, su cultura, ambiente, sport, sviluppo. Sono risorse stanziate per evitare che il 90% dei Comuni italiani vadano in dissesto. Infatti, a Formia, serviranno per contenere le minori entrate (o meglio, una loro parte) che equivalgono al fondo statale. Sostenere che vi sia “un milione di euro da spendere” per la città, e che non lo si possa utilizzare a causa della minoranza, è pertanto una squallida menzogna;

6. Quelle risorse sono tutt’altro che perse. Saranno incamerate tra pochi giorni nel bilancio comunale con un provvedimento del commissario prefettizio e saranno vincolate, come prevede la legge, al pareggio di bilancio quando si dovrà approvare il bilancio consuntivo 2020, entro Aprile – Maggio 2021”.

Claudio Marciano quindi conclude evidenziando che “io sono tra i consiglieri comunali che ha votato contro la salvaguardia proposta dall’amministrazione uscente. Lo rifarei altre mille volte. Ho agito con pieno mandato dei miei elettori e della mia coalizione politica, in coerenza con quanto sostenuto in due anni e mezzo di lavoro consiliare.

Se la città oggi non ha più un governo è unicamente per responsabilità della (ex) Sindaca e dell’Armata Brancaleone che ha tirato su per vincere le elezioni.

Una coalizione che ha tenuto nel congelatore la città per due anni, che ha litigato dal primo minuto in cui si è insediata, che non ha affrontato neanche un dossier significativo per il futuro di Formia. Che pena”.