Formia “terra di nessuno”, tra violenza e ‘ndrangeta –È di ieri mattina la notizia che due attività, presenti dal 2020 sul territorio cittadino, sono state attinte da interdittiva antimafia. Grazie anche alle indagini del Comando dei Carabinieri di Formia, è emerso che il titolare dei due locali, sarebbe legato alla cosca di ‘ndrangheta, operante nella provincia di Reggio Calabria. Solo la scorsa settimana, il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità del Lazio Gianpiero Cioffredi, durante la presentazione del VI e VII rapporto “Mafie nel Lazio”, ha spiegato che l’intervento di Don Alfredo Micalusi, durante l’omelia del 2 Giugno, lo ha spinto ad organizzare l’iniziativa proprio nella Sala San Probo della chiesa di S. Erasmo a Formia. Nella presentazione del rapporto, l’intervento della Dottoressa Maria Cristina Palaia, Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, ha evidenziato la presenza di organizzazioni criminali di mafia, camorra e ‘ndrangheta nel nostro territorio. Ha sottolineato, inoltre, quanto la penetrazione criminale inquini profondamente il tessuto socio-economico locale.

Formia “terra di nessuno”, tra violenza e ‘ndrangeta – Quanto è emerso dal rapporto, “drammaticamente” confermato dalla notizia dell’interdittiva, pone la questione del contrasto alla criminalità organizzata quale priorità dell’azione politica. Lo abbiamo ricordato e rivendicato nelle scorse settimane, quando è stata approvata la mozione “Legalità e contrasto al crimine organizzato” presentata in Consiglio Comunale dai Consiglieri Carta e Magliozzi, lo riaffermiamo oggi indicando quale strada maestra l’importanza della cooperazione tra politica e società civile. Cooperazione possibile, come fatto in passato, anche attraverso l’Osservatorio per la Legalità. L’Osservatorio che immaginiamo oggi è da intendersi quale strumento di monitoraggio del territorio, di studio e reportistica, di promozione della cultura della legalità, di elaborazione di strategie virtuose e di linee guida per le “buone pratiche, finalizzato alla promozione di un piano di sensibilizzazione culturale indirizzato soprattutto ai giovani.

Formia “terra di nessuno”, tra violenza e ‘ndrangeta – È emblematico l’ennesimo episodio di violenza tra giovanissimi lo scorso sabato sera, che ha colpito tutti.
“Tutti”, perché azioni violente come questa non sono solo un attacco ad altri giovani ma all’intera comunità. A quasi due anni dal tragico episodio dell’uccisione di un giovanissimo ragazzo, ritorna infatti, ancora una volta la violenza nelle strade della nostra città. Violenza tra ragazzi che fanno della sopraffazione, anche armata, uno stile ed una condotta, incoscienti delle conseguenze, forse ed anche perché non educati alle stesse.
Attenzionare i luoghi della movida con maggiori controlli è fondamentale, ma non la soluzione. La politica locale, come quella nazionale, è chiamata a fare un’analisi seria del fenomeno per dare concrete e reali soluzioni, aprire un dialogo intergenerazionale in cui si ascoltano i problemi e i disagi dei giovani. Occorre creare spazi e momenti di condivisione per una programmazione e gestione del territorio più attenta alle esigenze dei giovani e delle loro forme espressive assicurandone quindi la partecipazione attiva alla cittadinanza. È pertanto evidente che occorre chiedersi cosa l’Amministrazione di questa città abbia intenzione di fare, per evitare che la città di Formia sia considerata “terra di nessuno” da conquistare tanto della criminalità organizzata che del più forte o del più violento.” Lo dichiara a nome del Partito Democratico di Formia la coordinatrice Ottavia Raduazzo.