Schlein versus Meloni-Dopo l’elezione a segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein ha dichiarato la dura opposizione al Governo Meloni. Giorgia Meloni comprendendo la sua animosità oppositiva, risponde che è quanto ha fatto lei, in tutti questi anni, per arrivare ad essere la Presidente del Consiglio. Ci voleva una Donna di destra, a stimolare energicamente la sinistra, verso una convergenza sulla gestione di partito al femminile. La segretaria del PD ha un curriculum di tutto riguardo, conosce il suo Paese ma anche il contesto internazionale. Lo ha vissuto. Due Donne che si fronteggiano e che hanno in comune la tenacia, la determinazione, la formazione ideologica nel perseguire obiettivi sociali e politici. Entrambe con una lunga esperienza di campagne elettorali iniziata da studentesse. L’assenza di rinuncia agli obiettivi politici prefigurati, seppur intervallati da momenti esistenziali di azione nelle retrovie, le caratterizza entrambe. La Meloni è partita da un 4% di gradimenti, ha costruito con caparbietà ed impegno la sua squadra. La Schlein parte da un 20% circa (ereditato dal PD alle ultime elezioni regionali) che non significa una condizione più fortunata bensì la necessità di reclutare tutte le proprie capacità e l’impegno notevole nel non disperdere il gradimento di base, vista la immediata fuoriuscita di alcuni personaggi dal partito in cerca di nuovi lidi non appena eletta. C’è chi sostiene che la Schlein aggreghi tutta la parte estremista di sinistra e chi sostiene di vederla come l’icona radical chic, perfetta per incarnare il gotha intellettuale della sinistra italiana in quanto figlia di persone colte e strutturate che hanno fatto di lei una persona con molteplici strumenti a disposizione. La Meloni parla in modo semplice, concreto, trasmette grande lucidità di pensiero e pragmatismo. Un ragionato pragmatismo di popolo. La Schlein appare brillante, perspicace e con ottime doti oratorie. Le loro modalità espressive e di presenza saranno spesso messe a confronto. I due schieramenti politici, grazie a questo antagonismo esposto senza filtri e lanciato dalla Schlein, riappassionerà forse i Cittadini alla politica? Chissà? Magari li riporterà più numerosi alle urne. Le Donne importanti della storia hanno sempre avuto un ruolo calamitante. E’ forse questo lo spirito che anima l’apparato comunicativo mediatico della politica? Trovare occasioni ed espedienti di antagonismo, di confronto, di dibattito, di paragone, per riportare i Cittadini alla responsabilità civica, a sentire il diritto di voto come irrinunciabile. Sentirsi di appartenere ad una parte o all’altra senza se e senza ma? Ci sono così tanti aspetti da risolvere a livello sociale ed economico nella nostra Cara Italia che solo menti acute, argute, studiose e desiderose di approfondire la conoscenza della realtà possono attraversare e portare a buon fine. Auguri alla Schlein. Auguri alla Meloni. Auguri all’Italia. Ai posteri l’ardua sentenza.