Giuseppantonio Treglia, vita da guardiaparco nella Riviera di Ulisse A tu per tu con Giuseppantonio Treglia, Responsabile dei Guardiaparco dell’ente regionale Parco Riviera di Ulisse.

Giuseppantonio, come si diventa guardiaparco? Di cosa si occupa principalmente?

Guardiaparco si diventa per concorso pubblico. Requisiti generali sono Diploma di Maturità e Patente di Guida per condurre mezzi di servizio. Occorre però un buona preparazione sulle normative ambientali, oltre che una buona infarinatura “naturalistica”. Il Guardiaparco non può non essere in sintonia con l’ambiente che lo circonda, non c’è pioggia o temporale, così come caldo o incendio che tenga, se c’è da intervenire. Ricordo che il nostro è anche un lavoro fisico, come ad esempio quando c’è, ahimè, da catturare e spostare i cinghiali. Il Guardiaparco oltre a svolgere compiti di Polizia Giudiziaria e Amministrativa, cura le visite guidate e i vari progetti di Educazione ambientale con le scuole. Nel nostro Parco quest’anno sono state ospitate 85 classi con 1495 alunni nei soli mesi di Marzo Aprile e Maggio. Si occupa di Recupero della Fauna Selvatica ma anche di Monitoraggio Ambientale. In questi anni a Gianola, ad esempio, è stato condotto uno studio attraverso le api, che in quanto Bioindicatori hanno fornito risultati confortanti sulla qualità del nostro territorio.

Il Guardiaparco è la sentinella nella tutela delle nostre aree verdi. Cosa si prova e com’è lavorare in luoghi così belli e incontaminati?

Lavorare per la tutela delle aree naturali protette è per molti di noi una “missione”. È difficile operare senza avere la giusta passione. D’altra parte il sentirsi riconoscere il ruolo di  “sentinella” della Natura, inorgoglisce per l’importanza del nostro compito

Il parco Riviera di Ulisse custodisce alcune tra le aree più importanti sia dal punto di vista ambientale che archeologico del Golfo di Gaeta. Nel numero di maggio abbiamo parlato del mosaico romano alla Villa di Mamurra. Come prosegue la tutela di questi luoghi?

Tra i molteplici compiti assegnati a noi Guardiaparco, oltre alla tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, rientra anche quella del patrimonio storico e culturale.  Il Parco ha in programma da anni, in collaborazione con la  Sovrintendenza dei Beni Culturali, il recupero della c.d. Villa di Mamurra, e fra qualche giorno saranno di nuovo fruibili i siti della “Grotta della Janara”, delle “36 colonne” e del c.d. Tempio di Giano o, meglio, “Ninfeo”.