Lo scrittore Daniele Amitrano

Passioni e talenti si serbano nel nostro territorio e raccolgono l`interesse da Roma e Milano. Daniele Amitrano ne è un esempio. Classe `82, Amitrano si è distinto in questi anni per due interessanti lavori editoriali pubblicati da `13Lab Editore`, casa editrice con sede a Milano il cui obiettivo è la promozione della “lettura con gli occhi di chi legge”. Una partnership dalla quale sono nati: “Figli dello stesso fango” e “La bambina che urlava nel silenzio. Un’indagine dell’ispettore Lorenzi”. Ma prima di indugiare oltre, concentriamoci sull`autore. Daniele Amitrano nasce a Formia il 14 febbraio 1982. Ha conseguito due lauree: la prima in Scienze Organizzative e Gestionali e la seconda in Scienze Politiche. Ha pubblicato due raccolte di poesia tra il 2005 e il 2007, che gli sono valsi importanti riconoscimenti nazionali. Nel 2016 ha fatto il suo esordio nella narrativa con il romanzo “Figli dello stesso fango”. Nel mese di maggio del 2018 è uscito il suo secondo romanzo: “La bambina che urlava nel silenzio. Un’indagine dell’ispettore Lorenzi”. Gli abbiamo chiesto, come nasce la passione per la scrittura? Credo sia un fatto congenito: a tre anni già scrivevo e leggevo e come regalo, ai miei genitori, al posto dei giocattoli chiedevo quaderno e penna. Questa indole si è manifestata in maniera vigorosa nella primissima adolescenza, quando ho iniziato a scrivere poesie, prose e ho abbozzato anche un paio di romanzi, che non ho mai inviato ad alcuna casa editrice e che, a rileggerli adesso, mi sembrano davvero acerbi”. Cosa l’ha spinta, quali l’ispirazione dei suoi lavori? “Il bisogno di comunicare qualcosa è alla base di qualsiasi lavoro di scrittura che io intraprenda. In `Figli dello stesso fango` ho voluto narrare le varie sfaccettature dell’adolescenza e del disagio giovanile (ingresso nel mondo della droga, incomunicabilità, ribellione alla società e alle istituzioni, ecc. ecc.). Con `La bambina che urlava nel silenzio` ho voluto dar voce, attraverso l’indagine dell’ispettore Lorenzi, alle vittime di violenze che non hanno ottenuto giustizia e, soprattutto, ai loro familiari”. Cosa ha in cantiere Daniele Amitrano? “Sempre tante cose, una potrebbe essere la seconda indagine dell’ispettore Lorenzi”. Questi, in particolare, è il protagonista di “La bambina che urlava nel silenzio. Un’indagine dell’ispettore Lorenzi”. Sullo sfondo di un chiaro suicidio, il giovane ispettore Samuele Lorenzi vuole vederci chiaro. Il suo intuito suggerisce di scavare più a fondo e di scoprire cosa si cela dietro la bambina che sogna tutte le notti cadere in un pozzo su cui è impresso a grandi lettere un messaggio enigmatico. Chi è quella bambina? Qual è il filo invisibile che la lega al defunto carabiniere? Cosa induce un uomo a togliersi la vita? Quale segreto nascondeva Santino Pinna? L’ispettore Lorenzi vuole vederci chiaro e buttandosi a capofitto su questo caso, riuscirà a riportare a galla una verità scomoda rimasta sepolta per troppi anni. In `Figli dello stesso fango`, invece, una telefonata misteriosa annuncia ad Andrea una morte di overdose. Lui, un giovane e affermato giornalista residente a Milano, decide di tornare nel suo paese dopo circa dieci anni. Il ritorno nella casa dove ha vissuto la sua adolescenza lo fa affondare nell’oscurità del tempo passato e rivivere eventi quasi del tutto dimenticati. Nel suo flashback ripercorre varie tappe: il dramma della malattia del fratello, afflitto da schizofrenia; la ricerca di una via d’uscita dalla monotonia della piccola realtà di provincia e il fascino dei ragazzi più grandi che appaiono imbattibili; la ricerca del prestigio sociale attraverso falsi miti generazionali, come la droga e la violenza; le leggi non scritte del branco. È un periodo di ribellione e di assoluta sete di libertà che induce il protagonista e i suoi amici a un escalation di eventi che li condurrà sull’orlo del baratro. Quando Andrea scopre l’identità del defunto, inizia la sua personalissima indagine. Incontrando gli amici d’infanzia, il giornalista scopre che la droga è sempre il filo conduttore degli eventi ma non è la sola protagonista che porterà all’epilogo inaspettato e drammatico. Due prove editoriali che meritano … di essere lette.