La settimana più calda è giunta al termine e ovviamente il riferimento non è alle temperature degli scorsi giorni. A distanza di poco più di 48 ore dalla ufficializzazione delle liste dei candidati al Consiglio Comunale cellolese e dei nomi degli aspiranti alla fascia tricolore ci si inizia a chiedere chi riuscirà a (ri)guadagnare la fiducia degli elettori.

La prima novità consiste nel numero di liste presentate. Nonostante le perplessità iniziali, Luciano Mascolino è riuscito a guadagnare il supporto di dodici volti completamente nuovi per la politica cellolese. Per la lista “Cellole in comune”, infatti, a scendere in campo sono stati Giuseppe Aveta, Eduardo Canzano, Olimpia Di Spirito, Anna Fracasso, Emanuela Fasano, Patrizia Grippo, Lorenzo La Valle, Antonio Pagliaro, Daniele Rizzi, Palma Salomè, Antonietta Verrengia e Vito Zannini. Dei dodici candidati soltanto Vito Zannini era tra i candidati della lista “Cellole si rinnova”, nata a supporto della candidatura a sindaco di Francesco Lauretano. In quell’occasione Zannini raccolse soltanto 83 preferenze, dato più basso di entrambe le liste che si sfidarono nella competizione del 2018.

Luciano Mascolino è stato tra i primi a manifestare il proprio interesse a presentare la candidatura alla fascia tricolore, dischiarandosi disponibile al dialogo con altre formazioni. Probabilmente in pochi avevano scommesso che sarebbe riuscito a presentare una propria lista. Un errore di valutazione che potrebbe rivelarsi fatale considerando la vicinanza dei candidati della lista “Cellole in comune” alle realtà delle frazioni cellolesi e alla chiara idea di sviluppo turistico di Baia Domizia, località che da diversi anni accoglie il candidato sindaco. «È per me un onore essere candidato alla carica di primo cittadino di Cellole, territorio al quale sono profondamente legato. Sarà una campagna elettorale diversa rispetto alle classiche, sia per l’emergenza Covid, sia per il clima estivo, quasi surreale per le elezioni amministrative, che per la presenza di una nuova formazione politica in campo», ha dichiarato a caldo Mascolino, invitando gli altri candidati ad un confronto sui programmi.

A tornare sulla scena politica cellolese dopo la prematura interruzione del primo mandato è anche Cristina Compasso, che soltanto dopo un anno e mezzo di sindacatura ha dovuto incassare la sfiducia decretata dalle dimissioni rese da quattro membri della sua maggioranza (Francesco Barretta, assessore alle Politiche Giovanili, Protezione Civile e Commercio, Giovanni Iovino, vicesindaco con deleghe ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Demanio e Polizia Municipale, Antonietta Marchegiano, assessore alle Politiche Sociali, e Umberto Sarno, consigliere con delega alle Finanze e all’Ambiente) e da tre dei quattro componenti della minoranza (Simona Di Paolo, Francesco Lauretano e Franco Sorgente). Si è trattato con molta probabilità di una delle più tristi pagine della storia politica cellolese, poiché la sfiducia del Sindaco avvenne dinanzi a un notaio, evitando quindi il pubblico confronto che avrebbe quantomeno concesso ai cittadini di comprendere le motivazioni di una scelta così drastica che ha determinato il secondo commissariamento del Comune di Cellole in due anni. Sicuramente le occasioni di spiegare le motivazioni di quel gesto non mancheranno poiché tutti i firmatari di quello che allora fu definito un atto vile sono tornati in campo, alcuni a supporto della nuova candidatura della Sindaca sfiduciata. A supporto della lista guidata da Cristina Compasso, “Cellole nel cuore”, troviamo non soltanto alcuni dei candidati della lista che la supportò già nella competizione del 2018, ma anche i tre di “Cellole si rinnova” che la sfiduciarono nel dicembre 2019. I candidati della lista “Cellole nel cuore” sono, infatti, Rossella Cappabianca (ex “Cellole si rinnova”, non eletta nel 2018 e consigliera di minoranza nel 2017 nel gruppo Di Leone), Giovanni Di Meo (ex “Cellole Libera” e assessore della Giunta Compasso I), Simona Di Paolo (ex “Cellole si rinnova” e consigliera di minoranza), Angelo Freda (ex “Cellole si rinnova”, non eletto), Francesco Lauretano (ex “Cellole si rinnova” e capogruppo di minoranza), Arturo Montecuollo (ex “Uniti per Unire”, assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica della Giunta Izzo II, 2011-2016), Loredana Manfredi (ex “Cellole Libera”, consigliera e poi assessore con delega all’Istruzione, Cultura ed Edilizia Scolastica  della Giunta Compasso I), Marianna Mauriello (ex “Cellole Libera” e Presidente del Consiglio Comunale), Gaetano Palmieri (ex “Cellole Libera”, non eletto), Pasquale Romano detto Lino, Franco Sorgente (ex “Cellole si rinnova”, consigliere di minoranza) e Arturo Tumolo (ex “Rialzati Cellole con Angelo Barretta”, capogruppo di minoranza 2011-2016). Sicuramente una lista destinata a far discutere, ma probabilmente quella che i cittadini sperano di ascoltare quanto prima per comprendere quali sono state le ragioni che hanno spinto gli altri due papabili candidati sindaco, Franco Sorgente – la cui possibile candidatura aveva raccolto i consensi di Antonio Lepore, Sindaco di Cellole dal 1997 al 2001 e dal 2006 al 2011, e Albino Bisecco, vicesindaco con delega al Bilancio ed alle Finanze della Giunta Lepore II – e Francesco Lauretano, a non presentare proprie liste offrendo supporto alla candidatura di Cristina Compasso.

AGGIORNAMENTO: Ricusata la lista “Cellole nel cuore”: Compasso annuncia il ricorso.

Senza dubbio si attende anche di poter ascoltare quanto prima le voci dei candidati alla carica di consigliere comunale della lista “Noi per Cellole”. Tra questi, infatti, compaiono i nomi dei quattro dissidenti che sfiduciarono la Compasso. I dodici che sosterranno la candidatura a Sindaco di Guido Di Leone, rimasto escluso dalla competizione del 2018, sono Francesco Barretta (ex “Cellole Libera”), Fiorenzo D’Onofrio (consigliere di minoranza nel 2017 nel gruppo Di Leone), Marianna Freda (Presidente del Consiglio nel 2017, con il gruppo “SiAMO Cellole per Angelo Barretta), Giovanni Iovino (ex “Cellole Libera”), Martina Izzo, Mena Lauretano, Antonietta Marchegiano (ex “Cellole libera”), Giuseppina Mastroluca (ex “Cellole Libera”, non eletta), Giuseppe Ponticelli, Umberto Sarno (ex “Cellole Libera”), Modesto Verrengia (ex “Cellole si rinnova”, consigliere di minoranza che non sfiduciò la Sindaca) e Benedetto Zannino.

Visti gli schieramenti risulta difficile poter ipotizzare in questa fase l’esito delle elezioni che si svolgeranno a settembre. Ciò che è certo è che i prossimi giorni saranno caratterizzati da una campagna elettorale infuocata.