Una serata da asociali, da bulli, da teppisti, da delinquenti, da amorali. Vi è altro modo di classificare i comportamenti di quattro giovani che si affacciano alla maggiore età in questo modo? Raccontiamo la loro storia. La sera del 4 giugno scorso, i poliziotti della Squadra Volante del capoluogo pontino sono intervenuti dapprima in Piazza Santa Maria Goretti per la segnalazione di una tentata rapina da parte di quattro giovani, ai danni di un loro coetaneo. I quattro, con il pretesto di chiedere una sigaretta, a seguito della risposta negativa da parte del malcapitato lo aggredivano colpendolo violentemente con un calcio e dopo averlo reso inoffensivo tentavano di sottrargli il telefonino. Una prima reazione e una fuga repentina salvavano lo sventurato da conseguenze ben peggiori. Simile episodio si verificava pochi muniti dopo, alle 23, nei pressi di Piazza Dante, di fronte la Scuola Ottorino Respighi. Due giovani, mentre erano seduti su una panchina della piazzetta, venivano avvicinati dai quattro ragazzi che chiedevano loro una cartina per confezionare una sigaretta: al loro diniego, mentre uno dei richiedenti iniziava a deriderli e sbeffeggiarli, un altro dapprima li minacciava e subito dopo, con brutalità, si scaraventava contro i due, seguito dagli altri del branco; picchiando violentemente i malcapitati anche con l’uso della cintura dei pantaloni. Al termine del pestaggio, i teppisti si allontanavano. Analogo intervento veniva successivamente effettuato in Viale Mazzini, verso le ore 23.40, in prossimità del Liceo Classico Dante Alighieri. È qui che viene segnalata, alla Sala Operativa della Questura, l’aggressione da parte di quattro giovani che, dopo essersi impossessati di una bicicletta appoggiata ad un muretto, alla richiesta da parte del giovane proprietario della restituzione, lo colpivano al volto anche con la cinghia dei pantaloni, costringendolo a fuggire per evitare conseguenze ben peggiori. L’immediato intervento sul posto della Volante della Polizia ha consentito agli agenti di individuare gli autori dell’aggressione e della rapina che, con aria quasi di sfida e di indifferenza, si erano trattenuti poco distante. La chiave di volta che ha permesso di imprimere una svolta decisiva alle indagini è pervenuta grazie alla denuncia sporta in Questura il giorno successivo 5 giugno da una quarta persona, che raccontava di essere stato aggredito la sera precedente, in pieno centro, da tre giovani che dopo avergli chiesto invano una sigaretta, gli proponevano l’acquisto di cocaina. Alla riluttanza dell’uomo e al suo invito, a loro rivolto, di andarsene, uno dei tre, improvvisamente lo colpiva violentemente con un pugno al volto, veniva quindi bloccato dagli altri due e colpito ripetutamente al volto sino a quando cadeva a terra, esanime. Venivano quindi acquisiti i filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza di un esercizio commerciale lì ubicato, che hanno fornito l’esatta dinamica di quest’ultima violenta aggressione, avvenuta in mezzo alla strada tra l’indifferenza di alcuni passanti.

Tribunale di Latina

Tutti gli elementi raccolti sono stati sottoposti al vaglio della Procura della Repubblica di Latina (Procuratore Aggiunto dottor Lasperanza e Sostituto Procuratore dottor De Lazzaro) nonché della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma (Sostituto Procuratore Dottoressa Monteleone) e così il Tribunale di Latina (GIP dottor Mario La Rosa) ed il Tribunale per i Minorenni di Roma (GIP dottor Federico Falzone) hanno disposto che Z.V. di anni 21, incensurato, T.R.L. di anni 22, con precedenti di polizia, A.E.A. di anni 22, incensurato, vengano sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni e il loro sodale minorenne, incensurato, accompagnato in Comunità. La Polizia di Stato di Latina ha quindi eseguito, questa mattina, le tre ordinanze di misura cautelare agli arresti domiciliari e quella di collocamento in Comunità. L’accusa: aver commesso in più circostanze rapine, pestaggi e minacce. Un ulteriore elemento è  utile a descrivere la condotta e la personalità dei giovani tratti in arresto: allorquando i poliziotti, la sera del 4 giugno li hanno individuati nei pressi del Liceo Classico di via Mazzini subito dopo la rapina e l’aggressione, li hanno accompagnati in Questura per l’esatta identificazione e qui gli stessi si sono reciprocamente scattati fotografie e ripresi con le telecamere dei loro telefoni cellulari, dopo di che hanno postato le immagini e i video su vari social media. È sufficiente l’arresto domiciliare? A Via Aspromonte non si possono utilizzare i cellulari, non si può fare il bullo, non si può ordinare il menù di gradimento, non si può rompere le scatole anche e soprattutto ai nuclei familiari di appartenenza. Sono comunque da sottoporre tutti loro a terapie di psicologi e psichiatri. Altrimenti il loro futuro sarà triste e anche quello di coloro che si troveranno a incontrarli sulla loro strada.

È disponibile un video all’indirizzo:
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