Il progetto

230 posti letto, 50mila metri quadri per 85milioni. Non sono numeri a caso, ma le caratteristiche presentate nello studio di fattibilità per il nuovo Ospedale del Golfo. 

Il direttore generale Giorgio Casati con il direttore sanitario aziendale Giuseppe Visconti hanno presentato lo studio proprio questa mattina: “Se tutti gli attori lavoreranno in maniera coordinata, in due anni e mezzo l’ospedale potrebbe essere terminato, cercando di bruciare le tappe burocratiche”. 

“L’area individuata dalla Regione Lazio è quella della ex Enaoli, tra l’Appia lato Nord e lato Sud, in posizione baricentrica rispetto ai Comuni serviti con doppio accesso, il principale dalla Variante Appia e il secondario da Appia lato sud. È prevista la realizzazione di un’area a verde nella zona di rispetto che separa la struttura dal vicino depuratore che insieme con il centro di conferimento rifiuti costituiscono le principali criticità e sono fonte di preoccupazione per i residenti. Prevista inoltre l’elisuperficie”.

La struttura, costituita in tre padiglioni e pensata anche per eventuali pandemie, presenta entrate separate per emergenza: materno-infantile, infettivi, oltre che percorsi differenziati per degenza e cura da una parte, e visitatori dall’altra. 

Luce naturale, sicurezza e comfort per pazienti e personale sono le caratteristiche della struttura che dovrà essere pronta anche a ricevere innovazioni future per migliorare sempre l’efficienza ospedaliera.  

I servizi, come spiegato dai dirigenti Asl, sono facilmente separabili gli uni dagli altri per poter intervenire in caso di necessità, così un letto normale può diventare di terapia intensiva e in caso di maxi emergenza, c’è la possibilità di aumentare l’offerta montando dei moduli collegati.

Il passaggio successivo sarà l’invio alla Regione per l’approvazione, per passare poi fra un anno allo step successivo del progetto esecutivo.