Liberamente ispirato al libro di Mark Twain, in scena la compagnia Granteatrino di Bari  con Anna Chiara Castellano Visaggi e Giacomo Dimase per la regia di Paolo Comentale con “Il Principe e il povero”.

Il riadattamento teatrale trae ispirazione dalle molte versioni animate e cinematografiche di questo capolavoro, amate e riconosciute dal pubblico dei bambini. Le differenze economiche possono influenzare tutta la crescita di un bambino, ma non minarne la vera natura. E dall’esperienza di vita si può trarre lezione, com’è dimostrato nella storia di Mark Twain. Il principe Edoardo e il povero Tom si incontrano e, stanchi della loro vita e molto simili nell’aspetto fisico, si scambiano i “ruoli”. Di qui tutta una serie di avventure, ma, alla fine, essi ne usciranno migliorati e sapranno rivelare la loro vera natura. Un allestimento molto giocoso in cui un narratore attore interagirà con gli spettatori per coinvolgerli nelle vicende e per dialogare con i burattini protagonisti della storia.

Il testo pone l’accento su quanto, nonostante le differenze economiche e culturali, la natura del bambino sia assolutamente la stessa a prescindere dalla provenienza familiare e come ognuno di essi possa, come il Povero di Twain, manifestare grande saggezza e generosità a prescindere dalla sua estrazione sociale.