Dinanzi alle polemiche di questi giorni le donne e gli uomini della Casa Giusta sul loro sito hanno scritto: “La Casa Giusta è un progetto attivo e vivo.Teniamo a precisare che l’ATS non è decaduta e che ogni atto inerente ai progetti e alle attività è pubblico.Chiediamo alle cittadine e ai cittadini di partecipare al processo messo in atto da tre anni di sostegno alle persone con sofferenza fisica e psichica e di non farsi cavalcare da quanti con proclami usano la Casa Giusta per attaccare l’amministrazione comunale gettando fango sul lavoro e la passione di tutti noi. Siamo sempre stati trasparenti e disponibili ad ogni richiesta di cooperazione e chiarimento, e siamo ancora qui con lo stesso spirito”.

La locandina pubblicizzata al rientro del primo cittadino dall’audizione presso la Commissione Antimafia

Federica Marciano, Legale rappresentante della Cooperativa Alternata Silos, ente capofila de “La Casa Giusta” da parte sua scrive: “La nostra città è preda di camorra! E’ intessuta nelle saracinesche dei negozi, nei visi sornioni di professionisti incravattati, nelle lingue ripulite di chi prepara compravendita di voti, di chi siede nelle prime file delle conferenze paventando legalità.

La nostra città è un falò di fandonie e pettegolezzi che divorano e vanificano i piccoli grandi sforzi che sperano in un cambiamento;  piccoli grandi sforzi che abbiamo cominciato a fare nel 2017 concretizzando un sogno di cambiamento:  La Casa Giusta.

La Casa Giusta è nata con la “grande ambizione” di dare alternative concrete alla nostra comunità, agonizzante, assuefatta, omologata alla cultura della convenienza personale; con la grande ambizione di riportare al centro del proprio agire, il diritto di “essere umano”, il diritto di cercare di affrontare le umane difficoltà  quotidiane collaborando con dignità e rispetto; con la grande ambizione di fare della solidarietà un pensiero comune e un agire collettivo.

La Casa Giusta lavora con questo spirito dal 2017 per il contrasto alle disuguaglianze sociali, etniche e di genere, per il contrasto alla povertà economica, sociale e culturale, contribuendo a sviluppare sul territorio una rete di attori sociali che operano per la diffusione  sul territorio di una cultura dell’antimafia.

La Casa Giusta è  un luogo vivo, un volano di possibilità per quanti partecipano e collaborano al  suo interno.

La Casa Giusta ospita Il Centro di Accoglienza, Domino, rifugio di donne vittime di violenza e persecuzione, che consente percorsi di inclusione sociale di madri e figli, e che è stato riconosciuto dall’Osservatorio Romano delle migrazioni come buona prassi da prendere da esempio e che collabora con la cooperativa Al di là dei sogni di Simmaco Perillo e con l’NCO per permettere l’emersione e il contrasto della tratta di esseri umani.

La Casa Giusta ospita il contenitore progettuale “Code” e  tre progetti europei rivolti a cittadini a rischio esclusione sociale,  riguardanti temi come la diffusione delle nuove tecnologie e il contrasto alla violenza di genere.

La Casa Giusta, in collaborazione con l’ufficio cooperazione della chiesa Valdese ha attivato un programma di sostegno umanitario rivolto ad un nucleo familiare  scampato alla tremenda guerra in Siria.

La Casa Giusta è il luogo dove associazioni locali ed enti del terzo settore siedono intorno ad un tavolo con temi comuni dando vita ad un network solidale e ricco di fermento, donando alla collettività spazi e attività totalmente gratuiti e fruibili. Ne sono solo un esempio: il Teatro Kappao, che ha attivato infiniti processi e pratiche di accrescimento socio-culturale, indirizzate agli adolescenti e a soggetti con disagio psichico;l’associazione Terra Prena, impegnata nel sostegno alla maternità e alla genitorialità, il Salva Mamme del golfo, attraverso l’aiuto concreto di famiglie formiane in stato di necessità, l’Arci mediterranea, attivando iniziative e campagne di promozione culturale e solidale, il progetto Waste, giovane esperimento di filiera pulita e trasparente della sartoria, lo Spazio scambio, per la diffusione della cultura del riuso e del consumo etico, il collettivo AKKK, giovanissimi del territorio impegnati nella diffusione musicale, Arti e Mestieri, che fa del riuso la vera arte, Equilibri Naturali, con progetti dedicati al benessere fisico e motorio,  il movimento Non una di meno,  per la lotta alla violenza di genere…

 E tanti altri enti nazionali, cooperative, associazioni che hanno individuato nel progetto della Casa Giusta la nostra “migliore gioventù”, come Anpi Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, riconoscendone il valore etico e sociale.

La Casa Giusta collabora con istituti scolastici per l’alternanza scuola lavoro, per gemellaggi internazionali, con l’Università di Cassino e nello specifico il dipartimento di antropologia. Collabora con l’amministrazione comunale, attraverso l’ospitalità di minori non accompagnati, e di azioni di comunità in stato di emergenza come durante l’evacuazione della città.

La Casa Giusta organizza incontri e convegni in cui si  parla di camorra, di caporalato, di sfruttamento delle risorse locali e internazionali, di cooperazione e di formazione del terzo settore.

La Casa Giusta adotta dal 3 marzo 2020  tutte le misure preventive anti pandemia Covid 19.

La casa è , purtroppo solo in parte, luogo di condivisione di esperienze e laboratori per giovani e adulti con sofferenza psichica e fisica e, per dinamiche interne a quelle organizzazioni che si sarebbero dovute occupare di disabilità, sviluppando solo parzialmente questo settore .

A questo proposito le tristi vicende che affliggono L’Associazione L’Aquilone, una delle componenti fondanti l’esperienza della Casa Giusta,  ci dispiacciono e ci preoccupano e rimane la totale e completa disponibilità di cercare con loro una soluzione a queste angoscianti problematiche al fine di proseguire con loro il percorso iniziato e migliorare laddove si è fallito.

L’amministrazione comunale insediatasi dal 2018 conosce bene l’esperienza della Casa Giusta e ne apprezza il valore, non solo la valenza sociale ma anche l’importanza di aver consentito alla città di avere un bene confiscato e in fase di ristrutturazione grazie ad un finanziamento pubblico ottenuto dalla Regione Lazio nel 2019 e che destina circa 70.000,00€ alla manutenzione dell’immobile.

La Casa Giusta non ha padroni,  non ha benefattori né capibastone politici;  chi gestisce il progetto non ha mai goduto di aiuti né favori, ha speso fondi pubblici e privati,  derivanti dal lavoro e dalla progettazione italiana ed europea, dal lavoro di giovani operatori sociali che credono nel lavoro e nella sua dignità, consapevoli che nessuno è profeta in patria e che l’ambizione progettuale è solo una parte della montagna da scalare.

L’altro lato della montagna è dover fare i conti con l’inspiegabile acredine volutamente diffamatoria di quanti vestono i panni delle pettegole del quartiere, nascondendosi dietro sigle di fittizie associazioni, pronte a sferruzzare malignità e cercare briciole di convenienza personale in argomentazioni per e quali non hanno la minima contezza.

Sono ignavi, non conoscono le leggi, pur essendo esperti della materia, non sanno leggere le carte, che pure sono molto semplici, ma è evidente che gettare fumo negli occhi dell’opinione pubblica attraverso i social è un gioco molto più semplice. Semplice, un termine pieno e denso, perché è con la semplicità e la dignità che abbiamo sempre agito, operando in un territorio troppo abituato all’uso del pettegolezzo come strumento sociale e politico.

Il nostro è un cammino ambizioso che non vuole cedere il passo alla superficialità speculativa, non vogliamo cedere a quella miopia soporifera che condiziona e inquina la bellezza e il fermento nel nostro territorio.

Con la medesima semplicità diciamo però che adiremo le vie legali contro chi insinua che nella Casa Giusta si agisca contro la legge, perché tutti gli atti e i documenti sono consultabili e pubblici. Inoltre le istituzioni interessate, la prefettura e la asl, monitorano per quanto di loro competenza  l’attività della casa giusta. Chi millanta  inadeguatezza strutturale e progettuale dichiara il falso diffamandoci scientemente.

La Casa Giusta è un esperienza umana e sociale unica per la città di Formia e si deve lottare affinché risolva le criticità e continui il dignitoso percorso di riscatto sociale che ha intrapreso,. Solo agli occhi di chi l’ha costruita e di chi la diffama rimane una ambita mega villa con piscina in riva al mare”.