Ritorna l’estate e per molti cittadini formiani, questa stagione, coincide con l’odore del mare mentre per i meno fortunati, con l’odore nauseabondo che proviene dal centro di raccolta rifiuti ex Enaoli. Il problema di cui stiamo parlando, purtroppo, non è nuovo e, anzi, ciclicamente, si ripresenta ogni estate ed è stato già più volte denunciato dai cittadini residenti in prossimità del centro di raccolta rifiuti, i quali lanciarono un appello, pubblicato il 26 agosto 2019, al sindaco, nel quale chiedevano di risolvere al più presto la situazione. E proprio qualche settimana prima, il 10 agosto 2019, l’amministrazione aveva indetto una conferenza stampa per fare chiarezza su tale problematica. Infine, a distanza di pochi giorni dalla conferenza, il sindaco, Paola Villa, aveva dichiarato che – “Come anticipato nella conferenza stampa del 10 agosto 2019, i miasmi provenienti dal centro di raccolta della Formia Rifiuti Zero, di Via Cerquito, acuiti dalle alte temperature di questo periodo, sono dovuti alle lavorazioni quotidiane dei mezzi per la raccolta dell’umido e al successivo stoccaggio di alcuni giorni nell’area, prima del successivo trasferimento. Nel mese di agosto si è aggiunta la situazione di emergenza in scala regionale derivante dalla mancata accettazione degli impianti di conferimento dell’organico“.

Inoltre aveva sottolineato che – “Quest’ultime, imprese private giocano con i Comuni, chiudendo e modificando le tariffe (basti pensare che ad oggi siamo a 200 euro per tonnellata) e nel periodo estivo fanno arrivare al limite la capienza degli impianti, sapendo sempre di avere il coltello dalla parte del manico. I dati dell’ultima settimana sono testimonianza di quello che accade, infatti a fronte di una raccolta di circa 100 tonnellate di cui è stato possibile trasferirne solo la metà, 50 tonnellate, incrementando il deposito che allo stato delle cose aveva già in giacenza 8 grandi contenitori”. L’ alternativa al deposito temporaneo sarebbe stato, come scelto da altri Comuni, il blocco dei ritiri in città e l’accumulo dell’umido ciascuno nelle proprie abitazioni o attività”. L’amministrazione comunale con la Formia Riufiuti zero si è attivata per ridurre l’impatto odorigeno attraverso azioni di varia natura: è stato predisposto e attivato un sistema di abbattimento degli odori con l’irrorazione di sostanze enzimatiche, contemporaneamente è stata adoperata la costante chiusura dei contenitori con teli isolanti, utile anche per evitare l’accesso ai gabbiani e ad altri animali che movimento le sostanze organiche raccolte. Inoltre per far fronte all’emergenza regionale, sempre in sinergia con la Formia Rifiuti Zero, ci siamo attivati individuando altre aziende capaci di accogliere l’umido della nostra città, come la Tuscia s.r.l., e fuori regione con società di Massa Carrara.”

Infine, il sindaco concludeva le sue dichiarazioni, affermando che – “Tutto questo lavoro ha portato negli ultimi giorni allo smaltimento degli 8 contenitori in giacenza. Si sta lavorando affinché dalla prossima settimana si possa prevedere l’allontanamento quotidiano dell’organico raccolto. Ulteriore impegno sarà quello della riduzione delle quantità di organico prodotto da trasferire. Infatti, è in corso la progettazione di due compostiere di comunità che interesseranno gli abitanti di Penitro e probabilmente del centro cittadino, in modo da offrire la possibilità di conferire l’organico in modo più assiduo e dettagliato e alleviare di conseguenza l’attività dell’impianto del centro di raccolta. Tutto il lavoro svolto ha portato però a registrare una realtà, purtroppo per gli abitanti della zona, che ancora non vede del tutto risolta la problematica dei miasmi, infatti pur riducendo gli odori prodotti dal centro della FRZ, nelle ultime settimane si è verificato un incremento dell’emissione di odori da parte del vicino depuratore delle acque reflue. Per cui l’Amministrazione comunale si è già attivata convocando la Società Acqualatina e richiedendo un intervento urgente”.

Ma puntualmente, da circa 10 giorni, il problema è tornato ed è nuovamente sotto il naso di tutti. Cosi i residenti, il 12 maggio 2020, hanno voluto inviare una lettera, alla Procura di Cassino, all’ARPALAZIO di Latina, all’ASL servizio igiene pubblica di Formia, al sindaco del Comune di Formia, all’Assessore Ambiente e servizi igienici di Formia, al Ministero della Salute e infine, alla popolare trasmissione Striscia la Notizia, in cui denunciano la situazione precedentemente esposta. In particolare, nella lettera, i residenti, comunicano nel dettaglio gli orari in cui i miasmi raggiungerebbero il picco e la data in cui hanno segnalato il verificarsi del problema al Comando de Vigili Urbani senza ottenere alcun risultato. Fino ad arrivare a sabato 9 maggio 2020, giorno in cui, a detta dei residenti, l’aria sarebbe diventata irrespirabile.

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata il 12 maggio 2020 dai residenti ai vari organi istituzionali.