Formiana Saxa

Formiana Saxa: Il nostro appello a chi crede nella città di Formia e nelle potenzialità che il territorio può esprimere – Nel 2015 Fabio, Luciano e Tommaso decidono di fondare “Formiana Saxa”, un’associazione di promozione sociale che prende il nome da una citazione del più grande storico di età augustea, Tito Livio. Ed è proprio sulla ricerca di questo glorioso passato e sulla presenza di risorse naturalistiche che la natura nel corso dei secoli ha donato a Formia che si basa l’attività associativa. Formiana Saxa, oggi APS, dicono i fondatori “si ispira ai principi di San Giovanni Bosco e a quelli della Costituzione della Repubblica italiana”. Un raggruppamento spontaneo che “nasce semplicemente dall’idea di non restare a guardare ma mettersi in gioco e a disposizione di un territorio dalle enormi potenzialità ma anche dalle grandi contraddizioni.” Con tali presupposti l’APS Formiana Saxa ha nel tempo tentato di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare il nostro patrimonio e ricercare modelli di sviluppo compatibili alle sue esigenze, con azioni di retake e bonifica ambientale di siti archeologici meno attenzionati come i c.d. Ninfei Colagrosso,  il c.d. Lapidario di Villa Rubino, l’Epitaffio spagnolo in Via Olivetani e i resti di scala voltata romana in Via Mamurra.

I soci di Formiana Saxa ci hanno anche abituato ad importanti momenti di confronto organizzando numerosi convegni e seminari su illustri personaggi locali (tra tutti Antonio Sicurezza e Pasquale Mattej) e su eventi passati come l’iscrizione rinvenuta tra i resti di Via Mamurra ospitando il Prof. Heikki Solin dell’Università di Helsinki. Presentazioni letterarie, rievocazioni storiche dell’antica Roma, itinerari di arte sacra, passeggiate e visite culturali nel corso di questi anni hanno proiettato Formiana Saxa tra le più attive e interessanti realtà associative dell’intero Golfo di Gaeta. Appuntamento fisso estivo sono diventati ‘Gli Approdi sommersi di Caposele’, un’iniziativa di snorkeling presso la Marina di Castellone attraverso la quale il visitatore con il semplice uso di maschera, pinne e boccaglio vive il fascino della scoperta inattesa di resti sommersi, facendo un’attività ludica e sportiva, esplora luoghi fermi nel tempo, e ha occasione di esplorare in socialità con i compagni di avventura un tratto di riviera di Ulisse a bordo di un’imbarcazione gustando le prelibatezze del territorio.

Una scelta, quella di essere un’APS (Associazione di Promozione Sociale), che ha permesso l’avvio di progetti di alternanza scuola-lavoro capaci di avvicinare i ragazzi alla conoscenza delle bellezze del territorio e stimolare il loro giovane entusiasmo nella ricerca di soluzioni innovative. Sviluppo e tutela del patrimonio, idee di narrativa identitaria, progettazione turistico-culturale come l’Archeoparco Formiae, recupero di beni dismessi come l’ex Colonia di Donato nel quartiere di Castellone. Proposte e suggerimenti su tematiche diverse al fine di stimolare un dibattito sul futuro della città e del territorio “anche al costo di andare contro corrente”.

Il coraggio non manca ai soci di Formiana Saxa, anche quando ribadiscono il loro appello “a chi crede nella città di Formia e nelle potenzialità che il territorio può esprimere” ma solamente se tutto questo viene “considerato in una visione di insieme e non, come attestato finora, nella sterile e campanilistica dimensione delle singole realtà che ne fanno parte.” Una città (Formia, ndr) “che ha tutte le potenzialità per emergere dalle nebbie che l’hanno circondata” solo se maturerà nei propri cittadini “piena consapevolezza delle proprie risorse al fine di creare in compensazione e completamento (e non in competizione!) un circuito virtuoso di valorizzazione e sviluppo con gli altri attori del territorio.”