Itri, Santuario di Ercole – diserbo nell’area archeologica – Ieri mattina è stato ultimato il diserbo nell’area archeologica del Santuario di Ercole e della dea Fortuna in località S. Cristoforo.

Itri, Santuario di Ercole – diserbo nell’area archeologica – Un lavoro necessario per valorizzare questo incredibile sito archeologico. Piena soddisfazione dell’Associazione archeologica Ytri che ha commentato ” si ringrazia vivamente l’assessore alla cultura Prof. Salvatore Mazziotti che si è attivato per rendere fruibile il sito ai tanti turisti che intendano visitarlo.”.

Un piccolo intervento di pulizia straordinaria che col tempo deve divenire una routine per poter presentare sempre al meglio i nostri beni culturali.

ARTICOLO CORRELATO – Dal santuario di Ercole, ritrovato ad Itri, al mito di fondazione di Fondi: Una leggenda costante attribuisce la fondazione di Fondi al mitico Ercole, emblema della forza e del valore, a memoria perenne del luogo dove avvenne una lotta tremenda tra il mostruoso gigante Caco, figlio di Vulcano e di Medusa, dedito alla rapina, e l’eroe divino greco, derubato, mentre dormiva, di quattro  dei più bei  tori della sua mandria e di quattro buoi rossi, di sceltissima razza, tolti, per ordine di Euristeo, a Gerione, altro mostruoso gigante e re delle  Baleari, figlio di Nettuno e di Calliroe. Giovanni Camers in “De origine urbium italicarum” riferisce che Ercole  recuperò a  Fondi i suoi tori e i suoi buoi. Anche Leo Wolfang e Simeone Leontino, nel Cinquecento, in “De origine et magnis urbibus regni neapolitani “, posero il fatto nella città di Fondi, dove il mito di Ercole è ancora vivo. L’episodio, descritto da Virgilio, il guastafeste ( pone l’evento sul colle romano Aventino), nel libro VIII dell’ “Eneide”, da Properzio, da Livio, da Ovidio, oltre che da Dante, si conclude con l’uccisione dell’abigeo, terrore dei pastori, per mano del figlio di Giove, che lo affrontò e lo uccise con la sua clava, maciullandogli il viso. Un’arcaica statua marmorea, denominata “Ercole Fondano”, conservata nel museo di Vienna, raffigurante un giovanetto imberbe in riposo, che, nella sinistra, brandisce una clava, appoggiata sulla spalla  sinistra, richiama alla mente questa impresa, che va sotto il nome di “decima fatica”. Siamo in un’epoca favolosa, risalente a circa mezzo secolo prima della guerra di  Troia. Fondi ha, quindi, un’origine molto antica, più antica della stessa Roma. I fondani, con una punta di campanilismo, sostengono che : “Roma vagiva ancora nelle fasce quando Fondi aveva il suo Senato” (nelle epigrafi si presenta spesso la formula S. C. F., cioè : “Consultato il Senato Fondano”). Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.