“L’ultima operazione della Guardia di Finanza, su ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, conferma ancora una volta il grave problema dello spaccio di droga presente sul nostro territorio, con ramificazioni nell’alto casertano”.

Lo dichiara il candidato a Sindaco di Fratelli d’Italia Avv. Pino D’Amici, che interviene in merito all’Operazione “Traqueteros” nella quale 14 soggetti sono stati investiti di misure cautelari, tra le quali anche arresti in carcere e ai domiciliari.

“Dopo l’inchiesta ‘Touch & Go’, di cui recentemente abbiamo letto le condanne – continua D’Amici – torna prepotentemente l’argomento dello spaccio di droga, misto all’associazione a delinquere di stampa mafioso, che deve farci riflette sul tasso di criminalità presente nel nostro Comune.

È un tema da affrontare con serietà e con forza, essendo ormai acclarato che a Scauri sia stabilmente radicata una grande piazza di spaccio, con il coinvolgimento dei Comuni limitrofi. Per troppo tempo si è minimizzato questo fenomeno come anche altri, ad esempio il riciclaggio con il rilevamento degli esercizi commerciali o l’usura, spesso accompagnati da metodi estorsivi con l’uso della violenza”.

“Oggi più che mai – ribadisce D’Amici – le nostre proposte di potenziamento di controlli da parte delle forze dell’ordine diventano impellenti.

Tra queste l’apertura di una Procura interprovinciale antimafia, che si occupi di tutto il territorio del sud pontino e dell’alto casertano, sinergie con le forze dell’ordine con l’apertura di un tavolo permanente con la Prefettura di Latina e accordi con le associazioni delle forze dell’ordine in pensione per il controllo del territorio.

Abbiamo proposto anche un’operazione Strade Sicure in collaborazione con l’Esercito Italiano”.

“Infine – conclude D’Amici – mi impegnerò al massimo per favorire la riapertura della sede del Giudice di Pace di Minturno. Un luogo che deve tornare ad essere un punto di riferimento per i cittadini, oggi costretti a raggiungere Cassino anche per cause semplici”.