I coordinatori del gruppo civico Minturno Libera, l’avv. Emilio Polidoro e Daniele Amitrano, denunciano un ulteriore rincaro delle tasse comunali, che segue l’aumento dell’addizionale comunale IRPEF e l’aumento del prezzo dei ticket della mensa scolastica comunale. Questa volta, il gruppo sottolinea l’aumento degli abbonamenti dei parcheggi a pagamento, determinato con la delibera n.90 del 27 maggio 2020, puntualizzando su alcuni risvolti che definiscono “contorti”. in particolare il Gruppo chiede come mai l’innalzamento dei prezzi riguarderebbe solo due categorie di abbonamento (residenti e pendolari) sulle quattro totali mentre il costo per le altre due resta invariato. E scrivono: “Con la delibera del 27 maggio scorso, l’Amministrazione Stefanelli ha approvato all’unanimità l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, quello del costo degli abbonamenti per i parcheggi. E come lo hanno fatto? Sempre con la solita modalità che li contraddistingue dal principio: hanno distratto il popolo con altre notizie e hanno fatto passare in sordina lo smacco ai contribuenti. Oppure qualcuno ha sentito o letto comunicazioni in merito da parte degli amministratori? E così, dopo aver aumentato l’addizionale comunale IRPEF (dallo 0,5 allo 0,8%), il prezzo del ticket della mensa scolastica (da 3€ a 3,50€) ora mettono subdolamente di nuovo le mani in tasca ai cittadini aumentando il costo della sosta a pagamento”. “Infatti, dal primo giugno il costo degli abbonamenti per i residenti (e i proprietari e/o locatari non residenti) lieviterà del 20% e quello valido per la stazione FS addirittura del 37%. Tutto questo mentre le loro indennità di carica continuano a registrare un bel + 20% rispetto alle precedenti e non ci pensano proprio a riportarle ai precedenti valori, nonostante li stessimo invitando già da un anno, nonostante il famoso pre dissesto finanziario dichiarato e nonostante la crisi che ci ha colpito. Ma l’aumento non è il solo aspetto su cui obiettiamo perché questa delibera contiene dei risvolti alquanto contorti. Innanzitutto, occorre rilevare che l’innalzamento dei prezzi riguarda solo due categorie di abbonamento (residenti e pendolari) sulle quattro totali mentre il costo per le altre due resta invariato”. E il Gruppo spiega che “Di solito, quando si va incontro a un aumento dei prezzi questo dovrebbe essere generalizzato, invece loro hanno scelto di colpire le fasce secondo noi da preservare: i cittadini minturnesi e i lavoratori e studenti che usufruiscono del parcheggio della stazione. Poi, la motivazione di dover permettere il frazionamento mensile non regge: se non si volevano aumentare gli importi bastava suddividere l’importo annuale per 12 e poi moltiplicarlo per 7, ossia i mesi che vanno da giugno a dicembre. Inoltre, non ci è chiaro come si regoleranno con chi ha rinnovato l’abbonamento prima del 1 giugno e quindi lo ha pagato con le vecchie tariffe anche per il periodo interessato dall’aumento”.

Infine Minturno Libera pone all’Amministrazione la questione del rinnovo abbonamenti vista la scadenza del contratto del servizio della sosta a pagamento. E scrivono: “Chiederanno la differenza o creeranno delle disparità tra cittadini che usufruiscono dello stesso servizio? Infine, non ci è chiaro come si sono regolati con il fatto che la scadenza del contratto del servizio della sosta a pagamento è prevista per il 31 dicembre di quest’anno. Chi ha rinnovato l’abbonamento annuale tra gennaio e maggio, riceverà un rimborso per i mesi eccedenti? Speriamo con questa nota di trovare perlomeno delle risposte all’ennesimo aumento perpetrato da questa Amministrazione”.