Scovati nuovi furbetti del Reddito di Cittadinanza a Santi Cosma e Damiano – Nell’ambito di un’attività di servizio mirata al contrasto dell’indebita percezione della misura di sostegno del
“Reddito di cittadinanza” le Fiamme Gialle Pontine hanno denunciato n. 3 soggetti residenti nel Comune di Santi
Cosma e Damiano (LT) perché percettori della prestazione sociale agevolata benché appartenenti al medesimo
nucleo familiare, in contrasto con le finalità assistenziali della misura di legge.
L’indagine è nata dagli approfondimenti investigativi sulle condizioni patrimoniali e di vita dei soggetti in
questione, residenti nei comuni del Sud-pontino, gravati da precedenti di polizia e/o penali specificamente
comprovanti la contiguità dei medesimi a contesti di criminalità organizzata di stampo mafioso. In particolare, il
servizio in parola muove i passi dalla disamina della posizione reddituale di un soggetto attualmente agli arresti
domiciliari per reati di traffico di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi. Il dato, in possesso alla polizia
giudiziaria operante per via di pregresse attività investigative, è stato valorizzato da ulteriore e mirata attività
informativa nonché dalla consultazione degli applicativi informatici in uso al Corpo, che hanno permesso ai
Finanzieri di acclarare come il reddito di cittadinanza fosse stato indebitamente e contestualmente richiesto e
corrisposto a più individui appartenenti al medesimo nucleo familiare. La circostanza è pienamente stridente con
la disciplina del particolare beneficio, il D.L. 4/2019, che vieta domande da parte di persone che fanno parte
dello stesso nucleo familiare.

I finanzieri hanno quindi provveduto all’immediata comunicazione all’INPS per la
sospensione ed il recupero dell’indebito percepito, ammontante nel complesso a circa € 70 mila, nonché a
segnalare alla competente Autorità Giudiziaria i soggetti che hanno posto in essere le descritte condotte,
perpetrate peraltro anche ricorrendo a dichiarazioni e documenti poi risultati non rispondenti al vero.
L’operazione del Comando Provinciale di Latina testimonia, ulteriormente, l’approccio trasversale dell’attività di
polizia economico-finanziaria espletata dal Corpo per l’individuazione e l’aggressione ad ogni forma di condotta
illecita, comportanti sia danni diretti alle casse dello Stato, in termini di minori entrate o di indebite
corresponsioni di misure di sostegno, sia l’indebito utilizzo di risorse pubbliche, peraltro nel caso specifico da
destinare a favore di quei cittadini che, in un periodo così delicato, versano effettivamente in condizioni di grave
difficoltà economica.