L'Arcivescovo Vari

L’Arcivescovo Vari annunzia un nuovo corso di diaconato permanente – L’Arcivescovo di Gaeta S.E. Mons. Luigi Vari il 16 luglio scorso ha scritto una lettera aperta nella quale annunzia che si riprende il percorso per una nuova ordinazione diaconale, la quarta per l’esattezza in diocesi da quando il Concilio Vaticano II ha ripristinato il diaconato permanente. L’ultima è avvenuta il 28 aprile 2007 e, quindi, sono trascorsi quindici anni. La prima si era conclusa il 25 maggio 1991, ben trentuno anni fa. L’avvio del diaconato permanente lo si deve al presbitero don Ettore Santoro che convinse il compianto arcivescovo Mons. Vincenzo Maria Farano, che farà le prime due ordinazioni. Poi la terza è stata a cura di Mons. Pier Luigi Mazzoni, di cui in questi giorni si ricorda il decennale della sua dipartita.

Diaconi con l’Arcivescovo

L’Arcivescovo Vari annunzia un nuovo corso di diaconato permanente – Mons. Luigi Vari in una lettera molto apprezzata sia dagli ordinati che dai laici ha testualmente scritto: “Carissimi, in questa fase del cammino sinodale avverto la necessità di riprendere il cammino di discernimento e formazione al diaconato permanente. La nostra Diocesi già da oltre trent’anni ha accolto questo segno della grazia di Dio che si è manifestato nella ricchezza di servizio che diversi nostri fratelli hanno prestato e continuano a prestare nell’ordine diaconale. Come condiviso nell’ultimo Consiglio presbiterale questa ripresa sarà caratterizzata da una serie di passaggi che ci accompagneranno per i prossimi anni. In primo luogo si apre un tempo di discernimento nel quale come comunità diocesana siamo chiamati a riconoscere il dono della vocazione diaconale in alcuni nostri fratelli. In questa fase di ascolto e preghiera dobbiamo prestare attenzione ai seguenti segni e requisiti: – lo spirito di servizio; – il senso ecclesiale e l’amore per la Chiesa; – la capacità di relazione; – lo spirito di preghiera; – la disponibilità a collaborare; – la capacità di accompagnare e guidare realtà, gruppi e comunità. Individuati i segni della vocazione diaconale e avendo compiuto una prima fase di discernimento insieme alle mogli e alle famiglie dei fratelli che avremo individuato, si passerà al tempo della formazione teologica e culturale. In questo percorso faremo riferimento, insieme alle altre diocesi del Lazio sud, all’Istituto Teologico Leoniano che ha predisposto un percorso di Diploma in Scienze teologiche per il diaconato permanente: l’itinerario è articolato in due bienni ciclici, per una durata di quattro anni, e si conclude con l’esame De Universa Theologia.

Don Ettore Santoro

L’Arcivescovo Vari annunzia un nuovo corso di diaconato permanente – I corsi si svolgono in maniera intensiva ad Anagni per quattro sabati a semestre dal mese di ottobre al mese di giugno. Durante il tempo della formazione teologica saremo impegnati a portare avanti il percorso di discernimento e di cura della spiritualità attraverso un’equipe diocesana che, collaborando con i parroci e le comunità, accompagnerà i candidati nel proprio percorso e consentirà loro di crescere nelle diverse dimensioni che caratterizzano la vocazione diaconale. In questi mesi, pertanto, impegniamoci con spirito di preghiera a leggere i segni della vocazione diaconale nelle nostre comunità così da individuare degli uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di sapienza (cf. At 6,3) che possano intraprendere il percorso di formazione al diaconato. Utili in questo percorso di discernimento personale e comunitario i documenti sul diaconato permanente: le “Norme fondamentali per la formazione dei diaconi permanenti” e il “Direttorio per il ministero e la vita dei diaconi permanenti” della Congregazione per l’Educazione cattolica e della Congregazione per il Clero; il documento “I diaconi permanenti nella Chiesa in Italia. Orientamenti e Norme” della Conferenza episcopale italiana. Per l’attinenza, allego a questa lettera la nota della Conferenza Episcopale Italiana “I ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito e del Catechista per le Chiese che sono in Italia”. In vista del Congresso Eucaristico Nazionale approfitto per inviare anche la lettera apostolica di papa Francesco “Desiderio Desideravi”. Affido alla Vergine Maria questo tempo di discernimento affinché lei, Madre della Chiesa e Serva del Signore, ci insegni ad essere servi della grazia di Dio nella comunità che il Signore in questo tempo ci dona”.