Foto LaPresse - Claudio Furlan 10/08/2019 Milano , Italia Cerimonia in ricordo del 75/mo anniversario dell'eccidio di piazzale Loreto

Marco Fiore, figlio dell’ex consigliere comunale del Partito Democratico Bruno Fiore, presidente della Sezione Intercomunale “Angelo De Filippis” con competenza territoriale su Fondi, Lenola e Monte San Biagio dell’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – interviene su un episodio che si sarebbe verificato domenica scorsa e che intende stigmatizzare: “A pochi mesi dalla tornata elettorale che porterà al rinnovo del Consiglio comunale della nostra città ed all’elezione del nuovo Sindaco ci troviamo, purtroppo, costretti ad intervenire nella campagna elettorale per condannare un gesto criminale messo in atto dal candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Giulio Mastrobattista. Tale gesto è avvenuto a conclusione di un comizio tenuto dallo stesso domenica 5 luglio in Piazza Giuseppe De Santis.

Avvocato Giulio Mastrobattista

A conclusione di tale comizio il candidato sindaco ha pensato bene di chiosare il proprio discorso con tali parole: “…una città votata a destra”. Sulla parola destra l’avvocato Mastrobattista ha avvertito l’impulso irrefrenabile di alzare, tendendolo, il braccio destro a mo’ di saluto fascista. Probabilmente lo stesso proverà a giustificarsi affermando, magari, di averlo fatto per salutare un amico seduto al bar antistante, ma ai nostri occhi il gesto è apparso, ahinoi, inequivocabile. Il gesto è ben visibile in un video del comizio pubblicato sulla pagina della lista civica che sostiene il candidato sindaco. Oltretutto tale nostalgico istinto è stato accolto dal sorriso compiaciuto del nipote dello stesso candidato sindaco, Francesco Mastrobattista, coordinatore di Forza Nuova, che poco prima era intervenuto nella stessa piazza. Come a sottolineare che il frutto non cade mai troppo distante dall’albero.

Marco Fiore

Ci troviamo, quindi, costretti a condannare tale gesto, che potrebbe anche presentare gli estremi per una denuncia di apologia di fascismo, in quanto violerebbe la disposizione della Legge Mancino in vigore nella Repubblica di cui siamo tutti cittadini, compreso l’Avvocato Mastrobattista. Chiediamo, inoltre, a tutti gli altri candidati sindaco di condannare il gesto compiuto dal loro concorrente politico e di affermarsi rispettosi del carattere antifascista e democratico della nostra Repubblica, nata dalla lotta di Liberazione”. Circolano in rete i filmati del discorso e del saluto. Sarà nostra cura ascoltare anche il diretto interessato.