Monte San Biagio, 6 milioni di euro per il recupero e difesa delle querce – Il 28 aprile scorso l’Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi ha ricevuto la comunicazione ufficiale dalla Commissione Europea di aver superato positivamente la fase di valutazione di ammissibilità al finanziamento da parte dell’Unione Europea e si appresta in pochi mesi a divenire un progetto operativo sul nostro territorio relativamente al progetto “LIFE FAGESOS – Phytophthora-induced decline of fagaceae ecosystems in Southern Europe exacerbated by climate change: preserving ecosystem services through improved integrated pest management” – al quale l’Ente Parco ha aderito come partner e contribuito alla progettazione.


Monte San Biagio, 6 milioni di euro per il recupero e difesa delle querce –
È un ambizioso progetto di ricerca e di azioni sui territori che si avvarrà di un finanziamento di circa 6 milioni di euro, finalizzato al recupero e alla difesa degli ecosistemi delle querce, in primis le splendide Sugherete di San Vito e Valle Marina nel Comune di Monte San Biagio, nei confronti della specie aliene invasive dei patogeni appartenenti al genere Phytophthora (Oomiceti del Regnum Chromista) che ci vedrà impegnati insieme al Comune di Monte San Biagio come Ente capofila, alla Direzione Ambiente della Regione Lazio, ai Comuni di Vallerano e Canepina (Viterbo), ed alle Università degli Studi della Tuscia Di Viterbo, di Sassari, di Cordoba (Spagna), di De Tras-Os-Montes e Alto Douro (Portogallo), oltre ad altre organizzazioni produttive e di ricerca.


Monte San Biagio, 6 milioni di euro per il recupero e difesa delle querce – Il Progetto vedrà impegnato l’Ente Parco Ausoni, insieme ai partner, per cinque anni nella realizzazione di attività di formazione, divulgazione, appoggio alle attività di ricerca scientifica, monitoraggio ambientale e ripopolamento forestale e nella costruzione di una rete di sostegno alle azioni di tutela insieme alle componenti della Società civile più sensibili.
In estrema sintesi, i risultati che si prevede di realizzare sono:- una piattaforma digitale “FAGESOS-GIS” che comprenderà i risultati delle attività di ricerca;- un Protocollo di Gestione Integrato della malattia (IPM-protocol) ecocompatibile, per ciascuna specie arborea studiata;- l’aumento della resistenza delle piante ai patogeni e la diminuzione dell’inoculo delle Specie di Phytophthora, rendendo ostile agli organismi patogeni l’ambiente microbiologico del suolo, sviluppando metodologie pratiche applicabili dagli operatori forestali professionali;- un Protocollo validato ed un Manuale per trattamenti con droni su chiome di castagneti produttivi;- la creazione di una rete multi-attoriale che colleghi gli stakeholders anche oltre l’orizzonte temporale del progetto;- tre Documenti di indirizzo con raccomandazioni per decisori politici di livello Regionale, Nazionale e Europeo.


Il direttore dell’Ente Parco Ausoni, dott. Lucio De Filippis, saluta così la novità: “Insieme alla Regione Lazio e con i diversi rappresentati del territorio, avevamo avviato già da tempo l’elaborazione di un progetto per la conservazione di questa foresta, mettendo anche in atto già alcuni interventi più urgenti. Il risultato di oggi, quindi, premia un lavoro corale, di oltre dieci anni, che ha visto impegnati, fianco a fianco l’Ente Parco sempre sostenuto dagli Uffici centrali della Regione Lazio, l’Amministrazione Comunale di Monte San Biagio, i Centri di Ricerca dell’Università della Tuscia e le Associazioni locali. Un lavoro che nella primavera del 2020 aveva già ricevuto un concreto finanziamento regionale, grazie al quale insieme alle attività di ricerca, sensibilizzazione, monitoraggio, è stato possibile effettuare delle campagne di trattamento. Come quelle effettuate con endoterapie con fosfito di potassio per arginare l’azione devastatrice contro le sugherete. Azioni, quest’ultime che, a seguito di un campionamento fogliare, stanno dimostrando la presenza della sostanza utilizzata oltre che nelle piante trattate anche in quelle circostanti non trattate. Nell’esprimere quindi la piena soddisfazione per l’ammissibilità al finanziamento, sono davvero felice perché questa notizia ci rafforza, ognuno per il proprio ruolo e competenze, nella convinzione che siamo sulla strada giusta su cui sviluppare ancora di più azioni e sinergie per la concreta conservazione tutela e la valorizzazione del territorio e del suo enorme patrimonio di biodiversità”.

Questi gli Enti Partner del Progetto ed i referenti:• Comune di Monte San Biagio (Ente Capofila)• Direzione Regionale Ambiente, Regione Lazio.• Ente Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi, Fondi (LT) • Università degli Studi della Tuscia, Viterbo, Dipartimento per la Innovazione nei Sistemi biologici Agroalimentari e Forestali (DIBAF).• Centro de Investigaciones Aplicadas al Desarrollo Agroforestal, Cordoba (Spagna) • Universidad De Tras-Os-Montes e Alto Douro, Vila Real (Portogallo) • Università degli Studi di Sassari, Sassari • UNIVERSIDAD DE CORDOBA, Cordoba (Spagna) • Comune di Canepina (VT)• Comune di Vallerano (VT)• ATENS AGROTECNOLOGIAS NATURALES SL, La riera de gaia (Spagna• LA ALMORAIMA, S.A.S. M.E, Castellar de la Frontera (Spagna)• SOCIETA’ AGRICOLA MONTE ARCOSU SRL