Nuove leggi per gli scambi commerciali. Decadenza o rinascita di un nuovo mondo? Verso un Futuro Sostenibile: Esplorando i Percorsi del Commercio Responsabile – L’importazione ed esportazione dei prodotti rappresentano due azioni essenziali del commercio
internazionale. Questi processi non solo influenzano l’economia di singoli paesi, ma contribuiscono
anche a plasmare il panorama globale del commercio, la Dott.ssa Paola Palumbo professionista
nell’ambito degli acquisti, specializzata in importazione e consulente doganale, ci spiega come
avvengono questi scambi e quali leggi ci tutelano. Lei nello specifico si occupa dell’acquisto di prodotti
dai paesi ExtraUe.


“Quando partiamo dall’idea di voler immettere in commercio un prodotto si va alla ricerca di
un’azienda che possa produrlo, pertanto si va a verificare se la Commissione Europea ha imposto dei
limiti attraverso dei regolamenti per quel settore e/o Paese e se c’è la necessita di certificare la merce
con specifici test.
Paola, lei parla di importazione ed esportazione, sicuramente tali movimenti vanno a creare non
poche problematiche, come vengono gestite nell’ottica della sostenibilità che è un tema altamente
dibattuto?


“La sostenibilità è attualmente un tema importante da implementare nei cicli produttivi. Negli ultimi
mesi sono state diramate una serie di direttive volte a regolamentare delle categorie merceologiche
ad esempio per beni di largo consumo la cui importazione fin’ora non aveva dei limiti imposti. Già
quest’anno abbiamo avuto una scossa forte con l’entrata in vigore il 17 ottobre ’23 del
Regolamento (UE) 2023/2055…recante modifica dell’allegato XVII del
Regolamento (CE) 1907/2006” con esecuzione
Immediata del divieto di immissione sul mercato delle microplastiche…
Conosciuta anche come “La legge dei Glitter”. In realtà essa riguarda la presenza delle microplastiche
nei prodotti, detergenti, prodotti per la pulizia.. e non solo nello specifico i glitter.


Poiché il senso di questo regolamento sugli scambi commerciali non è volto a ostacolare l’industria del make up come si vuole
far intendere ma a disciplinare tantissime altre categorie le quali sono composte di base e/o vengono
utilizzate microparticelle di polimeri sintetici per le quale il fascicolo a norma dell’allegato XV ha
proposto un periodo transitorio di adeguamento rispettivamente di 4/6/8 anni.
Per quanto le persone ne siano stravolte nell’idea e nel quotidiano, dobbiamo comprendere che
questa soluzione è stata presa in conseguenza a delle grosse conseguenze riscontrate, corretto?

“Esattamente, queste microplastiche sono state trovate addirittura nei polmoni e nel sangue. Questi
prodotti vengono assimilati dal suolo, li mangiamo, li inaliamo ed entrano nel nostro corpo. Persino i
gamberetti ispezionati al microscopio hanno rilevato forti presenze di microplastiche”.


Se un’azienda ha già prodotto determinati oggetti che presentano queste microplastiche, cosa deve
fare?

“Li può vedere, perchè tutto ciò che c’è già in commercio prima del divieto non può essere bloccato.
Non verranno nuovamente riprodotti infatti sono state bloccate tutte le merci presentate in Dogana
dopo il 24 ottobre.
Si può parlare di un inizio di un’evoluzione ecosostenibile oppure di una battuta d’arresto?
“Sicuramente è problematico per abitudine eliminare determinati prodotti e consuetudini che facevano
parte della nostra quotidianità ma perpetuare in azioni inadatte andrebbe a bloccare il commercio
compromesso da divieti pertanto c’è la necessità di adeguarsi all’insorgente richiesta di sostenibilità.

Un’altra legge di cui vorrebbe parlare? “La legge sull’acciaio, da quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina. Il 22 settembre l’agenzia
delle dogane ha diramato un primo avviso di divieto di importazione di prodotti siderurgici anche
sottoposti a trasformazione originari dalla Russia, il “Regolamento UE 833/2014”
Si tratta di misure restrittive in considerazione di azioni direttamente o indirettamente che rafforzano la
capacita industriale della Russia che destabilizzano la situazione Ucraina.
Questo divieto ha portato a presentare una serie di certificazioni tra cui l’ MTC
la cui valenza è a riprova della origine dei prodotti siderurgici semilavorati o finiti da paesi al di fuori
della Russia.


Qual è il suo scopo come professionista?
“Il mio scopo come Importatore e consulente è di tutelarle le aziende nei confronti dei nuovi
regolamenti emessi dalla Commissione Europea sia sul piano tributario che extra tributario, di
tutelare il consumatore e di integrare continuamente l’eco-sostenibilità nel ciclo produttivo”.

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