LENOLA – La ASL di Latina in una nota stampa comunica: “Per il cluster di Lenola è stata prontamente attivata un’azione di contrasto specifica con l’obiettivo di
prevenire la progressione in malattia COVID-19 nel gruppo di anziani ospitati presso la casa di riposo
nel rispetto delle loro specificità. Le precedenti ondate epidemiche ci hanno, infatti, insegnato che
persone cosi fragili, scarsamente autosufficienti, hanno un rischio molto elevato di morte anche se
ospedalizzati. E’ stato quindi progettato un intervento ad hoc utilizzando una delle risorse più
promettenti della lotta anti-COVID, gli anticorpi monoclonali anti-SARS-CoV2. Questa terapia se
iniziata precocemente è in grado di bloccare la progressione della malattia e l’insorgenza di polmonite
grave, soprattutto nei soggetti anziani o comunque affetti da patologie croniche.


Nei giorni di venerdì, sabato e domenica è stato quindi attivato un sistema di trasporto con ambulanze
che in piccoli gruppi ha accompagnato gli ospiti all’Ospedale SM Goretti di Latina, dove in una sala
dedicata del DEA, sono stati visitati e assistiti da un’equipe di medici della UOC di Malattie Infettive.
Grazie alla collaborazione di una squadra infermieristica costituita per l’occasione, è quindi stata
effettuata l’infusione endovenosa dei monoclonali, preparati in urgenza dalla farmacia dell’Ospedale,
seguita da un’osservazione di un’ora. I pazienti sono stati poi riaccompagnati a casa in sicurezza. Gli
ospiti trattati sono stati 22, la maggioranza ultraottantenni, la più anziana di 99 anni. Tutti molto
contenti di andare in ospedale, ma poi di tornare a casa.


Altra azione importante è stata quella di attivare il telemonitoraggio che agisce tramite le bravissime
operatrici sanitarie della Casa di riposo, che, nonostante siano state contagiate e risultino positive,
stanno continuando ad occuparsi degli ospiti. I parametri di ossigenazione e temperatura vengono
inviati in tempo reale alla Centrale COVID di telemonitoraggio della ASL di Latina, che in caso di
allarme, contatta gli infettivologi del SM Goretti. E’ stato proprio grazie al controllo delle temperature
che è stato possibile diagnosticare precocemente il focolaio al Miracolle nei primi giorni del mese di
settembre.


Questo intervento rapido ed efficace è stato possibile grazie ad una strettissima collaborazione di tutti
gli operatori sanitari e ad una rete ormai consolidata che unisce ospedale e territorio.

La terapia con anticorpi monoclonali, disponibile in Italia da Marzo solo nei centri specializzati al
trattamento del COVID-19, viene utilizzata presso l’Ambulatorio Monoclonali del Reparto di
Malattie Infettive del Goretti. Ad oggi sono state trattate 308 persone con un’efficacia nel prevenire
la forma grave di COVID del 97% e buonissima tollerabilità. Si ricorda che queste terapie sono
indicate in fase precoce per tutte le persone con età maggiore di 65 anni o con patologie croniche. Nei
prossimi giorni sarà disponibile un nuovo anticorpo monoclonale, il sotrovimab, riservato solo a pochi
centri regionali, tra cui il Goretti di Latina.”