Oggi si registrano 39.811 nuovi casi di positività al coronavirus (numero più alto di sempre), contro i 37.809 di ieri.

Sono stati effettuati 231.673 tamponi, rispetto ai 234.245 di ieri.

I decessi sono stati 425 (erano stati 446 nelle precedenti 24 ore): il totale delle vittime sale a 41.063. Il rapporto positivi/tamponi sale al 17,1% contro il 16,14% di 24 ore fa.
Il numero degli attualmente positivi in Italia sfonda quota 500mila e si attesta a 532.536. Di questi 25.109 sono ricoverati con sintomi (+1.104), 2.634 sono in terapia intensiva (+119) e 504.793 in isolamento domiciliare (+32.195). Dall’inizio della pandemia sono invece 328.891 le persone dimesse o guarite, con un incremento nelle ultime 24 ore di +5.966, mentre il totale dei morti è di 41.063. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del Ministero della Salute.

La regione con più casi resta la Lombardia, con un dato ancora in aumento: oggi 11.489 casi (ieri +9.934), seguita da Piemonte con 4.437 (ieri +4.878), Campania con 4.309 (ieri +4.508), Veneto con 3.815 (contro i +3.297 di ieri), Toscana con 2.787 (ieri 2.592), Lazio con 2.618 (ieri 2.699) ed Emilia Romagna con 2.009 (ieri 1.953), per restare alle regioni con oltre 2mila nuovi casi. Il totale dall’inizio dell’epidemia sfonda quota 900mila, è ora di 902.490 (ieri 862.681).

Iss: 82 anni l’età media delle vittime e con 3,5 malattie pregresse

Resta alta l’età dei pazienti deceduti e positivi a Sars-CoV-2: l’età media è di 82 anni, secondo l’ultimo report sui decessi diffuso dall’Istituto superiore di sanità (Iss) e realizzato su un campione di 39.052 pazienti deceduti e positivi al coronavirus in Italia. Le donne sono 16.628 (42,6%). Secondo il report l’età media dei pazienti deceduti positivi a Sars-CoV-2 è più alta di oltre 30 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (82 anni contro 49 anni). E le donne morte dopo l’infezione hanno un’età più alta rispetto agli uomini (donne 85 – uomini 79).
Al 4 novembre le morti di pazienti positivi a Sars-Cov-2 in Italia sotto i 50 anni sono state 434 su 39.052 (1,1%), cioè l’1,1%. In particolare, 95 pazienti avevano meno di 40 anni

65 uomini e 30 donne tra 0 e 39 anni). Di 17 pazienti sotto i 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche; degli altri, 64 presentavano gravi patologie preesistenti (malattie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) mentre 14 non avevano diagnosi di rilievo.
In media, inoltre, i pazienti deceduti per Covid-19 hanno 3,5 patologie preesistenti. Nelle donne 3,7, negli uomini 3,4. Questo dato è stato ottenuto da 5.047 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche. Complessivamente 173 pazienti (3,4% del campione) presentavano zero patologie, 662 (13,1%) una patologia, 962 (19,1%) due patologie e 3250 (64.4%) tre o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 21% dei pazienti morti positivi al virus seguiva una terapia con Ace inibitori e il 14% assumeva sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina). L’ipertensione è la patologia preesistente più frequente (nel 65,7% dei casi).