Mercoledì 11 marzo, la giornata volge al termine e sta per entrare il giorno successivo, giovedì 12. Prima che ciò accada come giornalista sento il dovere deontologico di aggiornare i lettori di Tuttogolfo.it che ci seguono con fedeltà commovente. Il primo annunzio: è pandemia nel mondo! “Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie”. Questa è la definizione di pandemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. E questo ufficialmente è da ora il coronavirus: non più un’epidemia confinata ad alcune zone geografiche, ma diffusa in tutto il pianeta.

Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus

L’OMS da Ginevra lo ha dichiarato ammettendo un’evidenza che era sotto agli occhi da giorni: i contagi sono diffusi in ogni continente a eccezione dell’Antartide. Ad oggi i paesi colpiti sono 114 su un totale di 193, soprattutto nell’emisfero nord. Da quando è comparso, a dicembre 2019, il coronavirus ha causato oltre centodiciottomila contagi e tolto la vita a 4.200 persone. Ora l’Oms avrà la facoltà di emanare direttive e inviare équipe nelle nazioni più colpite, nel rispetto delle loro sovranità, come ha già fatto in Cina, Italia e Iran. Potrà anche prendere nuove misure per fluidificare l’invio ai paesi più colpiti di presidi sanitari, come ad esempio le mascherine. Nel frattempo il governo annuncia una stretta nel contrasto al coronavirus.

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte alle 21.45 di stasera – in un discorso dai tratti anche drammatici – ha annunziato che saranno chiusi tutti i negozi tranne quelli per i beni di prima necessità, come farmacie e alimentari. Resta consentita la consegna a domicilio. Sono sospese dunque le attività di bar, pub, ristoranti (per tutto il giorno e non solo dopo le 18). Debbono chiudere parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. Mentre saranno aperte edicole e tabacchi, e lavoreranno anche idraulici, meccanici e benzinai.

Le industrie restano aperte ma con misure di sicurezza, cioè purché garantiscano iniziative per evitare il contagio. Chiusi invece i reparti aziendali non indispensabili per la produzione, si incentiva anche la regolazione di turni di lavoro e le ferie anticipate. Saranno garantiti i trasporti, le attività agricole, i servizi bancari, assicurativi e postali. Il premier ha annunciato anche la nomina di un commissario per le terapie intensive con ampi poteri: Domenico Arcuri, l’uomo attualmente alla guida di Invitalia. L’appello del governo: “Restiamo distanti oggi per abbracciarci domani”.

Sempre stasera bollettino Virus Sars-CoV-2 in Italia: 12.462 malati, 1.028 trattati in terapia intensiva, 827 morti, altri 196 rispetto al giorno precedente, la notizia più bella:1045 guariti. Il presidente del consiglio Conte dice che dobbiamo essere una comunità di individui. Non è facile. Gli uomini sono abituati dalla creazione a condividere il pericolo stringendosi tra di loro, abbracciandosi e trasferendo tramite il calore corporeo la loro ricerca di solidarietà e di dare solidarietà.

Ma oggi con il coronavirus ci chiedono di vivere diversamente la nostra umanità: tenendoci a distanza, ignorandoci o salutandoci come si fa alla stazione quando si saluta una persona cara che si allontana su un treno già in movimento. Non uscite di casa, non fate acquisti, tranne che non siano esercizi alimentari o farmacie. I medici di famiglia sono divenuti degli estranei con mascherina e guanti che ti passano le ricette per una finestra, dove è la famiglia? Ridurre al minimo le effusioni tra nonni e nipoti (ed è atroce). Niente mercati settimanali o rionali. Neppure l’ultimo conflitto mondiale aveva imposto tali norme comportamentali. Vi erano i cartelli “Taci, il nemico ti ascolta” e il coprifuoco serale ma mai l’ordine di ignorare i propri simili. Sino a poco fa dinanzi ai primi decessi, ho ascoltato battute stupide e macabre, “sono anziani”, “quanto voleva campa?” e così via.

Ebbene ora vediamo che colpisce sia uomini in pieno vigore che adolescenti e i giovani lanciano appelli: “facciamo attenzione, non infettiamo i nostri genitori e nonni”. Si, perché le persone anziane hanno figli e nipoti e sino alla fine continuano nella loro opera di sostenere i loro familiari economicamente e socialmente. Ma gli adulti della terza e quarta età in questo frangente vivono la preoccupazione per il mondo giovanile. Dimostrando – mi sia consentito – più generosità delle altre fasce anagrafiche. Il sindaco di Roma Virginia Raggi contestata per aver espresso solidarietà ai lavoratori a nero. Ma ogni essere umano ha le priorità di portare a tavola due volte al giorno il cibo per se e i suoi familiari, pagare le bollette, pagare pigione o mutuo, ed io penso ai tanti che improvvisano da sempre e quotidianamente un lavoretto per poter campare senza dover delinquere. E penso drammaticamente ai lavoratori dei piccoli esercizi commerciali, i primi a rischio. Le grandi catene nazionali e internazionali hanno chiuso, attendendo tempi migliori. E noi facendo la spesa sotto casa determiniamo chi sostenere economicamente e chi abbandonare al proprio destino. Negozi senza alcun incasso. In tanti si chiedono: come reggere sino al 3 aprile e oltre se la pandemia persiste? Il Santo Padre Francesco ha affidato tutti noi, il mondo intero, alla Madre Celeste.