A Formia i consiglieri della lista civica Un’altra Città: Christian Lombardi, Valentina Forcina, Emanuela Sansivero, Daniele Nardella e Simone Troisi in merito alla crisi che ha determinato il 28 dicembre la caduta dell’amministrazione comunale Paola Villa scrino un documento congiunto che riportiamo fedelmente:

“La nostra amministrazione targata Paola Villa termina il suo percorso il 28 dicembre u.s. non per ragioni

politiche, come normalmente accade, ma per capricci ed interessi personali di qualcuno e vizi

dell’instabilità cronica insita nel DNA della vecchia politica formiana.

Basta ascoltare e leggere le dichiarazioni di tutti gli illustri professori consiglieri di opposizione secondo i quali un commissario prefettizio o un sindaco è la stessa cosa.

Cose da far rabbrividire non un qualsiasi professore universitario di diritto amministrativo e costituzionale, ma anche il più umile pastorello di Betlemme.

C’è chi da tempo impegna tutte le sue energie nel costruire un progetto di città sincero, coerente e

credibile e chi con arroganza e strafottenza gioca sulla pelle dei cittadini nel distruggere a prescindere, solo

per beceri interessi individuali o per incapacità nel partorire qualsiasi idea diversa dal nulla.

Dunque la crisi NON POLITICA che sta consegnando Formia in un momento drammatico per tutto il mondo

nelle mani di un commissario prefettizio qualsiasi probabilmente per tanti mesi, si può descrivere solo in

questo modo.

Ed i responsabili, sia mandanti che esecutori, hanno un nome e cognome. Tralasciando per un attimo le

ragioni irresponsabili e scontate dei vari partiti di opposizione tra i mandanti, ciò che ci preme denunciare

con forza è il comportamento di 4 consiglieri comunali di maggioranza appartenenti ai rispettivi gruppi

Formia Vinci e Ripartiamo con Voi (Gruppo Clinica Costa).

Coloro che con il loro voto contrario alla delibera sugli equilibri di bilancio necessaria a mettere in sicurezza il bilancio del Comune, hanno consentito che la loro città non avesse più un governo di cui loro stessi ne hanno fatto parte, abbandonando Formia a se stessa nel momento peggiore della sua storia dal dopoguerra.

Gli stessi gruppi politici e consiglieri che fin dal successo alle elezioni del 2018 hanno apportato

all’originario progetto Villa come unico valore aggiunto, i voti.

Acquisita la vittoria si sono distinti esclusivamente per la richiesta di assessori, deleghe, incarichi a vario titolo.

Scarsamente partecipativi nelle riunioni di maggioranza, mai propositivi.

Mai un contributo positivo, mai un intervento rilevante, né in consiglio comunale, né all’interno della maggioranza. 

Spesso risultava loro difficile anche solo garantire la presenza nelle varie commissioni di appartenenza. Assessori di riferimento di Ripartiamo con Voi lasciati soli al loro destino dallo stesso gruppo politico di provenienza e costretti da questi ultimi a dimettersi contro la propria volontà.

I fantastici quattro consiglieri saranno ricordati per questa consiliatura solo perché eletti in maggioranza,

per la loro inconsistenza e per la loro immensa irresponsabilità nell’esercizio delle proprie funzioni

istituzionali esclusivamente per conto dei loro padroni anche a dispetto della propria volontà.

Consiglieri comunali eletti dal popolo formiano ad uso e consumo di terzi, eseguendo ordini

provenienti da una clinica, da Fondi, da Latina e da Roma.

Noi di Un’ Altra Città come gruppo fondante del progetto ce ne assumiamo tutta le responsabilità per aver

creduto nelle buone intenzioni di gruppi politici che solo apparentemente coincidevano con i nostri principi e per i quali ci siamo alleati.

Volevamo liberare Formia dalla vecchia politica dell’inciucio e del malaffare ed invece ne siamo rimasti noi stessi vittime ancora una volta.

Purtroppo non pensavamo di condividere un percorso vincente con tanta pochezza, ipocrisia e senza dignità”.

Ed ora attendiamo le repliche.