CARLO FIDANZA GIORGIA MELONI POLITICO

È il sabato della riflessione e della pausa elettorale ma grazie a una testata social, a una trasmissione televisiva e all’esposto dei portavoce di Europa Verde questa tradizione italiana imposta dai regolamenti elettorali è stata rotta dando ai giornali la possibilità di parlare di politica, influenzando l’elettorato o pensando di farlo, almeno provandoci.   

Temi del casus belli: presunti finanziamenti illeciti, riciclaggio di denaro, ma anche frasi razziste e inneggianti al fascismo.

È quanto emergerebbe da un’inchiesta realizzata da Fanpage e mandata in onda dalla trasmissione di La7 Piazza Pulita.

Una bufera che si abbatte sul capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles, Carlo Fidanza, che si autosospende ma rigetta ogni accusa e preannunzia querele.

E la presidente del partito Giorgia Meloni, prima di commentare, chiede di poter visionare l’intero filmato, senza alcun taglio.

Nel frattempo la Procura della Repubblica di Milano ha doverosamente dovuto aprire un fascicolo su presunti finanziamenti illeciti e riciclaggio di denaro che emergerebbero dall’inchiesta realizzata da Fanpage, in quanto vi è stato un esposto – denuncia presentato dai portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e l’europarlamentare Eleonora Evi.

Gli accertamenti sulla vicenda saranno eseguiti dal nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza sotto il coordinamento dell’aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Piero Basilone.

Tra i primi passaggi degli inquirenti ci sarà l’acquisizione di tutto il girato video realizzato da Fanpage in un’inchiesta video-giornalistica poiché si sa bene che dinanzi a un intero filmato lunghissimo per durata non ci vuole niente con taglia e cuce a far emergere quanto probabilmente l’europarlamentare non ha nemmeno sentito (mi riferisco alle frasi inneggianti) o a cose dette in modo diverso (da una negazione si passa a un’affermazione).

Il tutto sarebbe accaduto durante un evento elettorale di una candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio Comunale di Milano.

Stando alla prima puntata pubblicata ieri, Carlo Fidanza e il militante di destra Roberto Jonghi Lavarini avrebbero spiegato al giornalista di Fanpage sotto copertura un modo per dare al partito dei soldi in nero per la campagna elettorale, utilizzando delle “lavatrici”.

Possibile che l’europarlamentare sia stato così cretino?

Qualcuno crede di danneggiare la costante ascesa di Fratelli d’Italia e di fare giustizia?

Se fossi un militante o simpatizzante di Fratelli d’Italia mi sentirei disgustato da un colpo basso alla vigilia del voto, se fossi invece un avversario della destra italiana proverei vergogna dinanzi a tentativi di conquistare o togliere voti in questo modo, sinceramente.

E puntualmente Enrico Letta emette la sua sentenza, ma vogliamo dimenticare la sentenza – quella vera – sull’ex sindaco di Riace?

E in questo ultimo caso si contesta persino una sentenza emessa “in nome del popolo italiano” e nel complesso il silenzio del sabato elettorale è andato a farsi friggere.

Ma gli italiani sono più maturi dei…disturbatori.