SANTA’ – Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Simeone, in una nota stampa ha dichiarato: “Una situazione inaccettabile. Non posso definire altrimenti la condizione in cui versa un uomo di 78 anni di Latina, che chiameremo Mauro nel rispetto della privacy, in attesa da oltre 14 mesi di essere sottoposto ad un intervento chirurgico presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

La vicenda, purtroppo, è esemplificativa e rappresentativa della condizione in cui centinaia di cittadini residenti nella provincia di Latina e nel Lazio, versano a causa dei tempi lunghissimi delle liste di attesa. Situazione diventata più gravosa a causa della contingenza dell’emergenza Covid 19, che si è innestata su un’emergenza già in corso da anni, ma che doveva e deve, senza indugi, tornare alla normalità se non vogliamo continuare a mettere a rischio la vita dei nostri cittadini.

L’uomo  ha un problema di salute che ne compromette la qualità della vita esponendolo a situazioni critiche in termini di salute considerato anche che è affetto da patologie cardiologiche. Mauro nel 2020, è stato sottoposto a specifici esami a seguito dei quali sono state diagnosticate delle emorroidi di 4° grado con frequente sanguinamento che gli provocano pericolosi cali di pressione. Dal 2 luglio 2020 è stato quindi inserito in lista per essere operato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ma ad oggi, e dopo ripetuti solleciti da parte della famiglia, non è ancora stato sottoposto al programmato intervento. Inoltre la famiglia, stando sempre quanto apprendiamo, non ha ricevuto alcuna risposta neanche ai solleciti effettuati restando di fatto priva di qualsivoglia certezza sulle tempistiche previste per effettuare l’intervento.

Preso atto dei fatti ho chiesto chiarimenti, giovedì 19 u.s., per le vie brevi, al direttore sanitario dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, Dott. Sergio Parrocchia. Il Dott. Parrocchia mi ha risposto che si sarebbe informato sulla vicenda ma, ad oggi, non è pervenuto alcun riscontro in merito. Per questa ragione ho depositato un’interrogazione urgente a risposta immediata nella quale chiedo al presidente Zingaretti e all’assessore alla sanità regionale D’Amato i motivi per cui, a mesi dall’inserimento nella relativa lista di attesa, l’uomo di 78 anni di Latina non sia ancora stato sottoposto all’intervento chirurgico programmato presso l’ospedale Santa Maria Goretti.

Non è possibile lasciare un paziente, tra l’altro gravato da patologie croniche, quasi un anno e mezzo, come coloro che son sospesi. L’assenza di risposte rapide e risolutive sta esponendo i cittadini ad un rischio altissimo in termini di salute considerato che patologie, anche semplici, con il passare del tempo e senza interventi si aggravano e spesso comportano l’insorgenza di altre patologie. A fronte di una situazione straordinaria l’unica strada percorribile consta in investimenti straordinari sia per il personale, sia per l’acquisto di nuovi strumenti indispensabili per aumentare in modo netto il numero delle prestazioni effettuate e il concreto incontro tra domanda ed offerta sanitaria.

Per cercare di dare risposte chiare sull’organizzazione del piano di recupero delle liste di attesa, a giugno 2021, ho depositato una mozione nella quale chiedevo, tra l’altro, di mettere in campo un Piano regionale di “rientro” sulle liste di attesa, contenente la dotazione finanziaria adeguata per l’implementazione delle piante organiche delle strutture erogatrici, dei macchinari, nonché per consentire un allungamento delle fasce orarie e dei giorni, compresi i weekend in cui effettuare gli esami, per il recupero dell’arretrato, condiviso tra livello regionale e provinciale, in grado di supportare, orientare e accompagnare in modo unitario le singole Asl e Aziende ospedaliere con la definizione di strategie, azioni, risorse economiche, tempistiche precise. Per avere un quadro preciso dei tempi attuali che caratterizzano le liste di attesa presenterò un’interrogazione scritta al fine di acquisire tutti i numeri, suddivisi per singolo presidio ospedaliero ed azienda sanitaria del Lazio, delle prestazioni e degli interventi programmati e non effettuati. Quello delle liste di attesa è la priorità su cui lavorare se vogliamo davvero dare alla sanità del Lazio quella qualità che le eccellenze professionali che la contraddistinguono e le nostre comunità meritano”.