Il 23 dicembre scorso la nota trasmissione televisiva Report su Rai Tre ha mandato in onda un’inchiesta del giornalista Michele Buono che ha affascinato la redazione di questo magazine. Abbiamo assimilato emozioni e progetti che desideriamo trasferire ai nostri amministratori e, in particolare, al sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano. Realizzare una grande metropoli e se le dimensioni e i grandi numeri non ci sono? Si possono creare. Afferma Michele Buono: “Nizza e quarantanove comuni vicini si agganciano, uniscono i propri budget, si considerano un’unica metropoli e si danno obiettivi comuni. A Chemnitz, in Germania, sono bastati dei tram che si trasformano in treni – quando serve – per creare una grande area metropolitana che vede crescere attività e occupazione.

I tracciati dei collegamenti della metropoli Nizza-Costa Azzurra

Che cosa accadrebbe se anche in Italia si alleassero città grandi e piccole per raggiungere i grandi numeri, darsi degli obiettivi e puntare a crescita e benessere? La simulazione di Report: tra Bari e Taranto ci sono quasi 100 km, due milioni di persone da mettere in relazione, due porti e in mezzo tanta attività industriale, ricerca e un distretto aerospaziale. E se la vedessimo come un territorio unico?” Al sindaco Cosmo Mitrano che è stato capace di dimostrare all’intero Golfo come si amministra e come si porta turismo ed innovazione, la sfida di ispirarsi ad un modello più elevato. Si, partiamo proprio da Mitrano e dal “Modello Gaeta” presentato ad Ancona in collaborazione con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Il sindaco di Gaeta in questi anni ha dimostrato all’intero golfo come sviluppare una città a 360 gradi curandola in ogni suo particolare; pertanto è l’unico che potrebbe traghettare il golfo di Gaeta verso il modello Nizza. Il primo cittadino gaetano, accompagnato da una delegazione, ad Ancona ha spiegato come una città piccola come Gaeta possa calamitare turismo e sviluppo.

Ora a lui un appello: elevare il modello Gaeta al modello Nizza. Questa stupenda città francese, situata subito dopo il confine, è divenuta una città metropolitana, inglobando in Metropoli Nizza Costa Azzurra ben 49 comuni limitrofi per un’area complessiva di 1400 chilometri quadrati. Nizza, nuova città intelligente, ha puntato al futuro con la forza della sinergia e dell’aggregazione per fare massa critica. Ogni Comune ha conservato la sua indipendenza ma utilizzando insieme i servizi ha ridotto drasticamente la spesa. Ragionare in ottica ecosistemica attraverso l’economia dell’aggregazione coinvolgendo banche, consulenti, amministrazioni, fondi nazionali e investimenti europei. Nizza e gli altri comuni confinanti hanno unito i loro pensieri, le loro culture, il loro turismo e il loro budget al fine di innalzare il focus della concorrenza e diventare una nuova grande realtà pur mantenendo la propria identità.

Il territorio dei 49 comuni interessati al progetto

Il trasporto locale è stato il primo passo per decongestionare la città attraverso una fitta rete di autobus e tram che collega il mare alla montagna al costo di 1€ a biglietto. Il punto di partenza è stato per loro capire le proprie potenzialità e farsi una radiografia dei problemi al fine di apportare soluzioni certe nel breve, medio e lungo periodo. Nizza ha messo a disposizione di tutti un aeroporto internazionale, due terzi di coloro che lo frequentano non hanno come meta di destinazione la Francia. Gli economisti del progetto Metropoli Nizza Costa Azzurra vedono nel futuro la nascita di un euro territorio che riprenda l’antica Liguria Romana. Nizza metterebbe a disposizione il suo aeroporto internazionale e Genova un porto di grandi dimensioni. Si potenzierebbero i collegamenti ferroviari e via mare. Agli attuali 49 comuni si aggiungerebbero quelli italiani.

 

L’inchiesta economica di Report Rai Tre deve farci aprire gli occhi ma soprattutto stimolarci ad agire. Tutti siamo consapevoli che insieme Gaeta – Formia – Minturno con i comuni limitrofi di Sperlonga, Itri, Spigno Saturnia, Castelforte, Santi Cosma e Damiano e le isole di Ponza e Ventotene possono fare la differenza, proprio perché in comune hanno pensieri, cultura, storia, turismo ed economia. Ora è arrivato il momento di fare un passo in avanti legando realmente i dieci comuni del Golfo in un’unica identità al fine di ottenere finanziamenti ed essere visti grandi dalla politica, che agisce solo quando vede i grandi numeri. Potrebbero anche essere coinvolti Fondi, Campodimele, Monte San Biagio, Lenola, Pastena. Da Porta Napoli alla riva destra del fiume Garigliano. Occorre suonare insieme come in un orchestra per produrre una melodia. Non è sufficiente innaffiare e curare il proprio orticello o giardino perché intorno abbiamo solo lo spettro del deserto più arido. Concludendo il nostro magazine invita il sindaco Cosmo Mitrano a prendere atto di quanto emerge di positivo dell’inchiesta di Report e contestualmente lancia un appello a tutti i sindaci del Golfo di Gaeta a unirsi e ad avere una visione comune del futuro, partendo dai servizi.

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Il “modello Gaeta” presentato ad Ancona