Nell’ambito di una specifica attività per la salvaguardia dell’habitat marino e delle specie marine protette, nonché in materia di sicurezza della navigazione, coordinata e supportata dalla Direzione Marittima regionale di Civitavecchia ed eseguita dal personale della Capitaneria di Porto di Gaeta e dell’Ufficio Locale Marittimo di Formia, nei giorni scorsi sono state sottoposte a controllo varie unità da pesca con sistema a strascico dislocate appunto presso i porti di Gaeta e Formia.

Le ispezioni, effettuate in stretta collaborazione con   personale tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale Attività Territoriali Ispettorato Territoriale Lazio e Abruzzo, sono finalizzate alla verifica del corretto funzionamento degli apparati radio ed elettronici di bordo delle unità adibite alla pesca professionale, soprattutto di quelle che esercitano la pesca a  strascico, strumentazione indispensabile per il loro monitoraggio quale deterrente all’esercizio della pesca abusiva in aree vietate ovvero sottocosta e, quindi, al contrasto della pesca indiscriminata dei prodotti ittici sottomisura o in fase di riproduzione.

Le operazioni hanno portato all’accertamento di alcuni comportamenti illeciti che, nei casi di lieve rilevanza, hanno originato 3 verbali amministrativi (proporzionati al tonnellaggio del peschereccio interessato) per un totale di 5.000 euro di sanzioni.

E’ invece al vaglio degli inquirenti la posizione di chi ha avuto condotte più gravi, per l’eventuale deferimento dei responsabili alle competenti Autorità Giudiziarie.

L’impegno delle articolazioni del Corpo delle Capitanerie di Porto, nelle attività di vigilanza e tutela dell’ecosistema marino e delle sue risorse, sarà incrementato durante il periodo estivo anche con il dispiegamento di presidi territoriali, allo scopo di aumentare la presenza e la vicinanza ai cittadini che usufruiranno delle spiagge e del mare della Provincia di Latina e garantire la sicurezza balneare e la corretta fruibilità degli spazi demaniali marittimi, nonché contrastare ogni forma di inquinamento. Questo anche in considerazione delle numerose segnalazioni che pervengono in questi giorni alle Sale Operative della Guardia Costiera sia mediante il numero d’emergenza in mare 1530 che attraverso l’utilizzo della numerazione unica di emergenza 112 attiva nel territorio laziale.