AGGRESSIONE IN CASA A FORMIA: entra mentre la malcapitata riposa. L’aggredisce con calci e pugni colpendola anche con un casco – Proseguono con incisività i servizi del controllo del territorio posti in essere dalla Compagnia Carabinieri di
Formia finalizzati alla prevenzione dei reati in genere. Nello specifico i militari dela Stazione CC di Formia (LT), nella serata del 18.10.2023, hanno arrestato padre e figlio,
originari di Napoli e residenti a Formia, rispettivamente di 56 e 29 anni, già noti perché gravati da precedenti
di polizia, perché resisi responsabili di rapina in abitazione, lesioni aggravate e violazione di domicilio
aggravato ai danni di una donna classe 1988 di Formia.

Nello specifico, il più giovane, nel pomeriggio, era
entrato furtivamente – attraverso una finestra opportunamente forzata – nell’abitazione della vittima, in quel
momento intenta a riposare, e dopo averla aggredita con calci e pugni colpendola ripetutamente in più parti
del corpo finanche con l’uso del proprio casco e con il lancio di una friggitrice e di un telecomando per la tv,
apriva la porta principale per consentire l’accesso al proprio padre che lo aiutava ad asportare un televisore
per poi dileguarsi.

La vittima veniva soccorsa da personale sanitario del 118 e trasportata presso l’Ospedale di
Formia ove veniva ricoverata in prognosi riservata, non in pericolo di vita. Le immediate attività investigative
svolte dai militari dell’Arma hanno consentito di acquisire numerosi elementi utili per ricostruire la dinamica
dell’evento e risalire agli autori del delitto, uno dei quali, il più giovane, aveva avuto una relazione
sentimentale con la vittima, già da diversi mesi interrotta. All’esito dei rilievi tecnici effettuati dai militari
della Sezione Operativa sono stati raccolti elementi utili, tutti messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
tra cui gli oggetti utilizzati dal reo più giovane per aggredire la donna. Le successive perquisizioni hanno
consentito altresì di recuperare l’oggetto della rapina, una TV asportata dall’abitazione della vittima e
rinvenuta nella disponibilità dei rei.
Il più giovane è stato trattenuto presso la camera di sicurezza in attesa del suo trasferimento presso il carcere
di Cassino mentre il padre è stato sottoposto agli arresti domiciliari, così come disposto dal Sostituto
Procuratore della Repubblica di Cassino.