Itri, Elena Palazzo: idee partecipative e sostenibili che ripartano dal territorio d’origine – “C’è bisogno di azioni concrete da parte della
Regione a favore delle imprese, la maggior parte delle quali piccole
realtà familiari, che rischiano la chiusura e l’annullamento di anni
di sacrifici;
a causa di una Giunta mai venuta loro incontro, nemmeno di fronte
l’attuale congiuntura economica ed energetica che ci troviamo ad
affrontare”.
Queste le considerazioni della candidata di FdI, Elena Palazzo –
“Oltre all’indifferenza dell’Amministrazione Zingaretti, si aggiunge
anche l’aumento del caro-vita: frutto di speculazioni indegne
all’interno di un territorio martoriato, in cui non sono state
valorizzate le diverse potenzialità, sopratutto nel comparto agricolo
e agroalimentare” . Tra le considerazioni della candidata meloniana di
Itri – ” È necessario avere una visione futura e fuori gli schemi
classici, per rilanciare il tessuto economico e dare un’opportunità ai
giovani di questa regione. Ripartire dalle potenzialità che
contraddistinguono ogni comprensorio, per uno sviluppo che non può
prescindere dal territorio d’origine: dalle sue risorse ed
opportunità, che forse non tutti conoscono, ma che molti nostri
ragazzi hanno riscoperto ed hanno idee valide per valorizzarle” –
prosegue la Vicesindaco Palazzo, sempre in tema di sviluppo locale e
sostenibile del Lazio: ” Ci sono molte attività artigianali e
produzioni tipiche, che potrebbero rilanciare un turismo regionale ma
rischiano di scomparire.


Realtà assai diverse quelle della nostra regione, che possono però
entrare in sinergia tra di loro, nel rispetto dell’ambiente e
riducendo la carbon footprint. Abbiamo puntato così tanto sul libero
mercato e le importazioni, da dimenticarci una risorsa strategica come
la nostra agricoltura, a cui va affiancata un’economia di
trasformazione, che punti a lavorare ed esportare le sovraproduzioni
che andrebbero sprecate. Nel merito, penso ad esempio a quanto avviene
in molte campagne pontine, dove i coltivatori diretti sono costretti a
gettare via le eccedenze di un raccolto, le cui spese e sforzi non
verranno mai loro compensati” – incalza poi l’esponente di Fratelli
d’Italia – ” E non è tutto: in un periodo economicamente fragile come
questo, molti giovani si sono illusi che basti aprire un franchising
straniero qualunque, per crearsi un futuro. Va riscoperto lo spirito
d’iniziativa imprenditoriale che ha sempre contraddistinto la gioventù
della nostra regione, e del Basso Lazio in particolare. Parlo di
rivalorizzare quel legame con il luogo d’origine ed entrare in
coesione con le sue risorse e realtà consolidate; dare modo a quei
ragazzi volenterosi, che come me, si chiedono: “cosa posso fare per il
mio territorio, con quello che ha da offrirmi?” e dar loro modo di
potersi rimboccare le maniche, applicando idee nuove a saperi
antichi”.- Conclude infine, la candidata al Consiglio Regionale – “In
un contesto come quello attuale, vanno promosse iniziative che siano
partecipative e sostenibili, che ripartano dalla comunità d’origine,
al fine di creare e garantire un modello virtuoso e duraturo, a
prescindere dalle contingenze esterne e che sia espressione dei suoi
abitanti e delle loro aspirazioni”