Minturno: arrestato dopo un inseguimento, ora è ai domiciliari. Le motivazioni della difesa – Il 34 enne di Minturno arrestato dai Carabinieri nel corso di una vasta operazione che ha visto la chiusura per tutto il pomeriggio di Venerdi del tratto stradale che collegava Piazza Kennedy al centro storico e che ha visto impegnati decine di militari per inseguire l’uomo dopo una rocambolesca fuga per le strade del paese e che ha consentito di recuperare la sostanza stupefacente detenuta dall’uomo (cocaina, hashish e marijuana) è già tornato nella sua casa a Minturno. 

Infatti, in seguito alla convalida dell’ arresto e all’interrogatorio di garanzia tenutosi innanzi al Gip del Tribunale di Cassino, Dott. Marcopido, l’uomo – assistito dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo – ha risposto alle domande spiegando di essere da tempo un assuntore e di aver solo avuto il timore di coinvolgere i familiari nelle sue problematiche, cercando così di liberarsi della sostanza detenuta. 

Quanto alla resistenza ai pubblici ufficiali l’uomo ha riferito al Gip, in maniera netta e categorica, di non aver mai in alcun modo strattonato i militari, i quali sono invece caduti riportando varie lesioni solo a causa del tentativo di inseguimento. Al fine di  verificare le dichiarazioni dell’indagato e chiarire se vi sia stata o meno colluttazione con i Militari l’avvocato Pasquale Cardillo Cupo ha depositato una richiesta di acquisizione dei filmati delle due video camere presenti a Minturno proprio in piazza Kennedy e che hanno ripreso tutta la scena.

L’avvocato Cupo, infatti, ha immediatamente allertato i vigili urbani del Comune per salvare i file video ed ottenerne copia così da poterli depositare in Procura ed al Gip per le ulteriori valutazioni del caso. Il Gip, tenuto conto della complessiva vicenda, ha rigettato la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dal Pubblico Ministero ed accolto la richiesta di arresti domiciliari della difesa dell’uomo.