Dottore Gianni Baiano ci può spiegare perché oggi parliamo di risultati eccellenti? “La soddisfazione si fonda su dati oggettivi del Follow-up dei pazienti, cioè del loro controllo a distanza di tempo dall’intervento in termini soprattutto di qualità di vita e, ovviamente, di sopravvivenza”. I nostri risultati si allineano perfettamente con quelli dei più prestigiosi centri di cura nazionali ed esteri.

Dottore Gianni Baiano, lei ha operato più di 40.000 pazienti e di questi moltissimi con tumori, perché oggi parliamo di questi ultimi 500 pazienti? “Ne parlo perché è un gruppo omogeneo di pazienti sui quali abbiamo iniziato in modo sistematico a studiare le mutazioni genetiche che sono alla base dell’insorgenza dei tumori. Lo studio ha poi permesso di utilizzare, ove possibile, anche la Immunoterapia”.

Dottore Gianni Baiano cosa intende per mutazioni genetiche e per immunoterapia? “Il cancro è una malattia dei geni. Nel corso della vita le nostre cellule accumulano numerose mutazioni dei geni: la maggior parte può essere riparata o non causa problemi, alcune però possono dare origine a un tumore a partire da una cellula alterata la cui crescita va fuori controllo e si moltiplica a dismisura. Le mutazioni genetiche possono avere molteplici cause: errori casuali durante la replicazione del DNA, la esposizione ad agenti chimici e fisici ambientali, compreso i luoghi di lavoro, abitudini e comportamenti poco salutari, e meccanismi di riparazione cellulare resi meno efficaci dall’invecchiamento.”

Dottore Baiano quanto da lei ora affermato ci fa comprendere perché c’è di fatto un incremento dei casi di tumore in tutto il mondo, in Italia e anche nella nostra provincia? “Si, purtroppo, in Italia si registrano circa 1000 casi di tumore diagnosticati ogni giorno!!! Di questi quasi 45000 tumori del colon retto in un anno. Numeri che fanno paura se consideriamo che il 20% è già metastatico al momento della prima diagnosi. È tutto qui il concetto dell’importanza della prevenzione sia in termini di abitudini e stili di vita che di massima attenzione all’adesione alle campagne di screening attivate in Italia e quindi anche nella nostra provincia per i tumori della mammella, dell’utero e del colon retto. Una diagnosi precoce permette di trattare tumori all’inizio della loro insorgenza, quando sono ancora asintomatici”.

Dottore Baiano ma esiste una predisposizione a presentare un tumore nel corso della vita? “Per rispondere alla sua domanda dobbiamo ritornare a parlare delle mutazioni genetiche, che in medicina si distinguono in due categorie. Quelle ereditarie che già sono presenti alla nascita, ciò va precisato che non vuol dire inevitabilmente tumore ma solo aumento del rischio, si parla infatti di una predisposizione ereditaria allo sviluppo della malattia nel corso della vita. L’altra categoria sono invece le mutazioni acquisite, quelle che si presentano nel corso della vita. Lo studio delle mutazioni genetiche diventa in tal senso fondamentale non solo per il paziente ma anche per i suoi parenti stretti fratelli e figli che hanno quasi un 17% in più di probabilità di presentare lo stesso problema del loro congiunto”.

Dottore Gianni Baiano parliamo ora del risvolto pratico dello studio delle mutazioni genetiche e dell’immunoterapia, studio che se abbiamo ben capito è stato eseguito su questi suoi ultimi 500 casi operati qui in Clinica Casa del Sole, detta comunamente Clinica Costa. “Ad oggi si conoscono molte mutazioni genetiche, alcune specifiche per diversi tipi di tumore, e siccome la ricerca scientifica sta facendo passi enormi in tal senso possiamo sì d’ora ipotizzare che molte altre mutazioni verranno scoperte e studiate. Ricordo ora brevemente lo studio sugli oncosoppressori geni che ostacolano l’insorgenza dei tumori ma che se sono alterati non esercitano più la loro funzione specifica, ricordo BRCA 1/2 mutazione che ritroviamo nei tumori del seno e dell’ovaio, MSI che sta per la instabilità dei micro satelliti e che genera un elevato carico di mutazioni del DNa, i geni RAS e HER2, ed infine EGFR che riguarda soprattutto il fattore crescita.

Perché abbiamo studiato sistematicamente le mutazioni genetiche sui nostri pazienti oncologici? La risposta è perché in tal modo abbiamo potuto, ove possibile, instaurare un trattamento medico con anticorpi mono clonali. La immunoterapia ha un grande obiettivo: stimolare la risposta del sistema immunitario dell’organismo contro le cellule tumorali, puntando la loro azione su specifiche caratteristiche genetiche. È la stessa procedura che si è utilizzata, sfruttando le conoscenze scientifiche raggiunte, per preparare un vaccino anticovid19 in tempi brevissimi!!!”

Dottore Baiano ma come si è realizzato questo studio su questi suoi 500 pazienti? “La ringrazio per questa domanda che mi permette di ringraziare quanti mi hanno supportato in questo percorso oncologico. Generalmente i pazienti oncologici operati provengono da tutta la Provincia di Latina, alcuni anche da altre provincie e regioni. Dopo le dimissioni tutti i pazienti sono stati indirizzati ai centri oncologici più vicini alla loro sede di residenza. Per il SUD al Reparto di Oncologia dell’Ospedale Dono Svizzero di Formia diretto dal Professore Rossi Luigi, con i Dottori Papa Anfermo e Pasciuti Giulia, per il Centro i pazienti sono stati inviati al reparto di oncologia dell’Ospedale Fiorini di Terracina, diretto dalla dottoressa Colonna Maria, e per il Nord al dottore Franco Angelini direttore reparto di oncologia di Albano. In accordo con questi formidabili e preparatissimi colleghi abbiamo preparato un “blocchetto” del tumore di ogni singolo paziente che è stato inviato direttamente alla Professoressa Antonella Calogero direttore del Dipartimento di scienze biotecnologiche medico chirurgiche, che di fatto ha “creato” la diagnostica molecolare oncologica presso il polo pontino ICOT Università di Roma Sapienza.”

Un grande lavoro di squadra, un successo da condividere, un esempio palese di come le strutture convenzionate con il SSN, la ASL e l’Università possano lavorare insieme in perfetto sinergismo, con un solo obiettivo di curare sempre meglio e sempre con più “medicina di precisione” i pazienti. Mi permetta infine di ringraziare tutti i medici, gli infermieri, gli ausiliari, gli amministrativi della Clinica POLISPECIALISTICA “Casa del Sole “e in particolare modo il Dottore Maurizio Costa che mi ha sin dall’inizio supportato in questo progetto di studio”. E non poteva essere diversamente, considerata la sua sensibilità medica e umana.