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Discarica abusiva sequestrata dalla Guardia di Finanza – Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio, hanno
rinvenuto una vasta area, di circa 5000 mq, rientrante nel comune di Sonnino, adibita a discarica abusiva.
In particolare, le Fiamme Gialle della Compagnia di Terracina a seguito di attività di osservazione e
perlustrazione del territorio hanno individuato il sito, sul quale giaceva una mole di rifiuti speciali altamente
inquinanti e pericolosi (ad esempio materiale ferroso, elettrodomestici, parti di mobilio, guaine, vernici,
pneumatici, automezzi dismessi) e di scarti di demolizioni edilizie.

Discarica abusiva sequestrata dalla Guardia di Finanza – Il materiale rinvenuto, con il passare del tempo e l’esposizione agli agenti atmosferici, avrebbe potuto
contaminare il suolo e le falde acquifere sottostanti, con notevoli rischi per l’ambiente.
L’intera area, in gestione a una società di capitali della zona, sotto il coordinamento della Procura della
Repubblica di Latina è stata quindi sottoposta a sequestro, per le ipotesi di reato di abbandono incontrollato di
rifiuti speciali e di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio predisposto dalla Guardia di
Finanza, volto alla tutela dell’ambiente e alla salvaguardia della sicurezza e della salute pubblica.

ARTICOLO CORRELATO – Formia, Penitro: sequestrata una discarica abusiva fumante – Gli agenti Maurizio Centola e Claudio Giannetti del Comando di Polizia Locale di Formia coordinato dalla Comandante Rosanna Picano, hanno proceduto al sequestro giudiziario preventivo di una presunta discarica abusiva ancora fumante sottostante il terreno in via Fosso Castaldi n.37, in località Penitro. Il terreno privato, da cui provenivano odori nauseabondi, è stato sottoposto a sequestro in attesa della convalida da parte dell’autorità  giudiziaria. L’intervento rientra nell’ambito dei servizi di controllo sul territorio finalizzati proprio ad un’azione di repressione dei reati ambientali. Le operazioni di scavo, durate diverse ore, hanno portato alla luce materiali di incerta natura che si presentava molto compatto e in diversi strati. In alcuni punti dell’area si riconoscevano alcune lamiere di metallo unitamente ad alcuni tubi in plastica e ad alcune latte di alluminio. Per il Comune erano presenti l’architetto Giuseppe Caramanica, dirigente del settore Lavori Pubblici e l’istruttore direttivo Pasquale Tedesco dell’Ufficio Ambiente. Alle operazioni hanno partecipato anche i vigili del fuoco del distaccamento di Castelforte – con un ufficiale del reparto proveniente direttamente da Latina – e i GOS (Gruppo Operativo Speciale Mezzi Movimento Terra) della Colonna Regionale VVFF  Lazio di Montelibretti, che hanno operato con un escavatore cingolato. Lo smassamento del materiale ha consentito di arrivare ad una completa estinzione delle braci provenienti dal sottosuolo del terreno privato. Sono in corso ulteriori indagini. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.