Nel pomeriggio di lunedì 3 agosto i poliziotti della Squadra Mobile a seguito di una mirata attività; investigativa tesa ad arginare gli episodi di bullismo tra minori, hanno provveduto a deferire, alla competente Procura della Repubblica del Tribunale dei Minorenni di Roma, un quattordicenne iniziali A.L. e un quindicenne iniziali A.E.G.. Le articolate indagini, sono partite grazie alla denuncia sporta da una delle giovanissime vittime, che permettevano di identificare gli autori di due episodi di bullismo verificatisi sul lungomare di Latina, lo scorso luglio. Il primo episodio, è maturato sulla spiaggia nelle vicinanze di un noto Hotel del lungomare pontino, che ha visto un gruppetto di giovani, aggredire per futili motivi, un’altra comitiva di ragazzi presenti sul lungomare, minacciandoli peraltro di tornare armati di coltello. Il secondo episodio, invece è avvenuto nei pressi di una gelateria sempre nei pressi di Capoportiere. In questa circostanza due dei ragazzini facenti parte del gruppo che si era già reso protagonista della prima aggressione, avvicinatisi ad un ragazzo, in quel momento in compagnia di un suo amico, dopo avergli sottratto il portafogli impossessandosi della somma di  venti euro, lo colpivano sferrandogli un pugno che lo feriva ad un occhio, rendendo necessario l’arrivo dell’ambulanza e il successivo trasporto presso il locale pronto soccorso dove veniva medicato e dimesso con prognosi di dieci giorni. Immediate sono scattate le indagini dei poliziotti della Questura di Latina che, grazie alle testimonianze raccolte e ai filmati estrapolati dai sistemi di videosorveglianza, hanno permesso di identificare i due giovani aggressori che sono stati di conseguenza denunciati, per i reati di rapina, minaccia e lesioni alla competente Autorità Giudiziaria. Il bullismo è sempre spregevole e una domanda sorge spontanea. Questi due giovani si potranno recuperare? La società li dovrà temere da adulti o comprenderanno quanto siano stupidi e vili e miserevoli nelle loro prodezze da baby bravi di Don Rodrigo.