Ieri sera venerdì grande manifestazione di tutti i candidati della lista civica Minturno 2030 presso il Lido Bikini. In altro servizio giornalistico chi scrive riporta fatti e interventi della serata.

In questo articolo pubblichiamo di seguito la lettera di presentazione dell’ingegnere Daniele Sparagna, attuale vice sindaco, candidato alle elezioni comunale con Minturno 2030 a sostegno del sindaco uscente Gerardo Stefanelli.

Con il suo classico umorismo anglosassone racconta l’inizia di un’esperienza politica, la sconfitta del 2012 e la rivincita clamorosa del 2016 e la realizzazione di un progetto divenuto azione di governo.

E il rapporto di condivisione lavorativa con l’assessore Elisa Venturo, che si è imposta con capacità non comuni che l’hanno portata ad essere nel 2021 la capolista del movimento civico che da Minturno Cambia è divenuto Minturno 2030 perché proiettato nel futuro e nella formazione di una nuova classe dirigente.

Sono Daniele ed Elisa la punta di diamante della lista capaci di trascinare gli altri candidati in lusinghieri successi che possono portare Minturno 2030 ad essere la prima lista della coalizione del sindaco uscente Gerardo Stefanelli.  

Daniele Sparagna dichiara: “Non sono un militante politico di partito.

Sono il segretario di un gruppo Civico locale che nei periodi più bui si poteva riunire in una macchina.

Mi piace ricordarmelo… poi siamo diventati due macchine… e oggi eccoci qua.

Nel 2016 dopo essere stato eletto Consigliere Comunale nel gruppo Minturno Cambia sono stato nominato Assessore e Vicesindaco nella Giunta Stefanelli.

Non avevo alcuna esperienza politica, anzi il mio passato politico era segnato da una sconfitta quella del 2012 quando andammo al ballottaggio con Paolo Graziano.

Anche allora ero Segretario di Minturno Cambia.

Finimmo con avere un consigliere d’opposizione Gerardo Stefanelli.

E fu lì che iniziammo a studiare… a leggere e rileggere atti amministrativi, a formulare proposte, a dettare un’agenda inascoltata, a capire e vedere come facevano gli altri comuni.

Fu lì che incominciammo a capire che forse quello che serviva più delle parole erano i fatti, le competenze ed il coraggio.

Nel 2016 arrivammo pronti alla competizione e venimmo eletti in tre.

In giunta venne nominata oltre a me Elisa Venturo in quota Minturno Cambia.

Io, Gennaro Orlandi, Giuseppe Pensiero ed Ines Conte eravamo già saldati dall’esperienza elettorale, Elisa si è aggiunta solo dopo… ma possiamo dire che con un secondo ha dato il suo imprinting al nostro percorso.

Abbiamo litigato tante volte, ma veramente tante, abbiamo riso e scherzato tanto, abbiamo condiviso preoccupazioni e malumori.

Gerardo è stato sempre con noi ma ci ha lasciati liberi.

Elisa ha collezionato centinaia di bandi e intercettato centinaia di finanziamenti dal più piccolo al più grande.

Tutto per le sue mani, tutto nei suoi quaderni scritti a penna ed ordinatissimi.

Un ordine maniacale, in antitesi con il mio disordine entropico.

Io ho interpretato vari ruoli, ma l’esperienza più bella, forse è stata quella dei rapporti istituzionali con Roma.

Sono stato dovunque… su ogni cosa ad azione corrispondeva il mio viaggio a volte con Gerardo e molte volte da solo.

Quando mi presentai in Regione Lazio, poco dopo l’insediamento, una funzionaria al da dove viene, sentendo Minturno, mi agitò la mano con disprezzo… non ho mai fatto spallucce o un passo indietro.

L’orgoglio minturnese era dentro di me ben radicato.

Ecco questo è quello che mi prefiggevo di cancellare.

Sono stati anni vissuti con una doppia vita: quella di un lavoro sacrificato, che ha scontentato molti e quella di un’amministrazione con una velocità assurda per la quale stare al passo era difficile per tutti, per noi, ma soprattutto per i dipendenti comunali.

Oggi sento con serenità la data del 4 ottobre e perché possiamo mettere un punto e, se i cittadini vorranno scrivere una storia tutta nuova che chiameremo Minturno 2030”.

Santino di Daniele Sparagna