Veduta aerea del Porticciolo Romano di Formia

Formia,Porticciolo Romano: Fondi in arrivo – Grazie all’instancabile opera d’intessitura di relazioni istituzionali e di promozione del territorio della Presidente Carmela Cassetta, il Parco Riviera di Ulisse ha ottenuto (con non poche difficoltà, visti i numerosi concorrenti), attraverso uno specifico progetto dell’Area tecnica,  una generosa fetta dei fondi gestiti dalla Direzione Cultura della Regione Lazio destinati alla valorizzazione dei luoghi di maggior interesse culturale della nostra regione.

L’area oggetto dell’intervento sarà quella del cosiddetto Porticciolo Romano di Gianola in Formia (in verità costruito nel 1930 su una struttura preesistente di epoca romana) le cui poderose banchine di approdo in pietra grezza, così come il muro perimetrale, necessitano di un intervento straordinario che ne consenta la conservazione, ma anche che ne ripristini la funzionalità. Vani sono stati finora gli sforzi per correggere un così grave errore d´attribuzione e di datazione, poiché alla denominazione tradizionale si trova ormai aggiunto in modo indelebile l´aggettivo “romano”, autentico falso storico che coinvolge ed espone allo scherno cittadini ed operatori turistici. Alcune cartoline d´antiquariato ne suggellano l´assenza. Secondo la Presidente Cassetta «Così come i beni ambientali anche quelli culturali vanno trattati e gestiti nella doppia ottica di conservazione da un lato e di messa a disposizione del meccanismo turistico locale dall’altro: fare sistema. Riuscire a farlo attraendo fondi di Enti superiori senza depauperare le già esigue risorse locali è una doppia vittoria che si aggiunge alla complessiva opera di risanamento dell’area».

Panorama del Porticciolo Romano

Inoltre si valorizzerà, l´interno della bocca che si scorge sul fondo uno spesso muro parallelo con inserita una grande soglia lapidea solcata da due profonde scanalature. Questa e altri elementi di pietra con una sola scanalatura, uno murato nella banchina orientale, un altro sull´estremità esterna medesima e ancora esternamente al molo davanti la scaletta, appartengono senza dubbio ai dispositivi di chiusura dei canali di alimentazione di una piscina ossia peschiera per l´allevamento del pesce: gli elementi verticali scanalati e la soglia consentivano lo scorrimento e il serraggio di paratoie e griglie, regolando il flusso idrico trattenendo il pesce, come si osservano nella piscina antistante la Villa Comunale di Formia. E´ anche presente una debole sorgente d´acqua dolce, presso un pozzetto quadrato costruito vicino la spiaggetta, necessaria a comporre una miscela particolarmente gradita alle specie ittiche pregiate e per far fronte al surriscaldamento e all´aumento di salinità per evaporazione all´interno del bacino Essere scelti come beneficiari di questi fondi testimonia ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, quali potenzialità ha il nostro territorio, tutte
probabilmente meglio riconosciute dall’esterno che da noi stessi. Compito dell’Ente Parco è quindi non solo quello di esportare la conoscenza delle bellezze nostrane ma anche di rendere tangibili i vantaggi della tutela e della valorizzazione agli occhi dei cittadini del posto.

Il Porticciolo Romano di Gianola sarà riportato all’antico splendore

PORTICCIOLO ROMANO – Grazie all’instancabile opera d’intessitura di relazioni istituzionali e di
promozione del territorio della Presidente Carmela Cassetta, il Parco
Riviera di Ulisse ha ottenuto (con non poche difficoltà, visti i numerosi
concorrenti) una generosa fetta dei fondi gestiti dalla Direzione Cultura
della Regione Lazio destinati alla valorizzazione dei luoghi di maggior
interesse culturale della nostra regione.


L’area oggetto dell’intervento sarà quella del cosiddetto Porticciolo
Romano di Gianola in Formia (in verità costruito nel 1930 su una
struttura preesistente di epoca romana) le cui poderose banchine di
approdo in pietra grezza, così come
il muro perimetrale, necessitano di un intervento straordinario che ne
consenta la conservazione, ma anche che ne ripristini la funzionalità.
Secondo la Presidente Cassetta «Così come i beni ambientali anche quelli
culturali vanno trattati e gestiti nella doppia ottica di conservazione da un
lato e di messa a disposizione del meccanismo turistico locale dall’altro:
fare sistema. Riuscire a farlo attraendo fondi di Enti superiori senza
depauperare le già esigue risorse locali è una doppia vittoria che si aggiunge
alla complessiva opera di risanamento dell’area».


Il Direttore del Parco dott. Oreste Luongo spiega che gli interventi non
saranno diretti solo alle banchine e ai muri, ma riguarderanno anche la bonifica in acqua e comprenderanno un
nuovo arredo, perfettamente integrato con l’ambiente circostante e con l’area parco, al fine di rendere fruibile e

confortevole la permanenza al sito.
Essere scelti come beneficiari di questi fondi testimonia ancora una volta,
se ce ne fosse bisogno, quali potenzialità ha il nostro territorio, tutte
probabilmente meglio riconosciute dall’esterno che da noi stessi.
Compito dell’Ente Parco è quindi non solo quello di esportare la
conoscenza delle bellezze nostrane ma anche di rendere tangibili i vantaggi
della tutela e della valorizzazione agli occhi dei cittadini del posto.