La Mostra di Giuseppe Supino: autore del dipinto “Il pastore degli Aurunci” – Il giovane “Pastore dei Monti Aurunci” dai tradizionali calzari – “le ciocia” – è testimone di una
cultura millenaria, vigila con sguardo pacato sugli ulivi secolari e su un ambiente naturale in un
armonico equilibrio con il piccolo borgo (Maranola) protetto dal massiccio aurunco del Redentore,
ammantato di luce. È stato definito così il formiano Giuseppe Supino, 92 primavere, maestro di arte
pittorica, che sta curando personalmente l’allestimento della sua nuova mostra: una esposizione di
cento opere e grafiche, le sanguigne.

La Mostra di Giuseppe Supino: autore del dipinto “Il pastore degli Aurunci” – Dal 29 luglio (l’inaugurazione è fissata alle ore 18.30) fino al
prossimo 12 agosto, presso l’Officina culturale Falcone-Borsellino, in Piazzetta Municipio a Santa
Teresa, si potranno ammirare le opere dell’artista locale, pluripremiato in diversi concorsi nazionali
e internazionali e che ha inoltre ricevuto l’onorificenza di Ufficiale dell’Ordina al Merito della
Repubblica Italia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Formia, sarà visitabile tutti giorni dalle
ore 10.00 alle ore 12.30 e il pomeriggio dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

La Mostra di Giuseppe Supino: autore del dipinto “Il pastore degli Aurunci” – Sarà l’occasione per vedere
da vicino le sue creazioni basate sulle tecniche dell’arte figurativa attraverso una costante e continua
ricerca approfondita per offrire visioni d’incanto e per far rivivere ed evocare immagini ed
atmosfere con un linguaggio dimesso e semplice, ma nello stesso tempo comprensibile, curato,
consacrato all’arte e all’uomo.


“I volti dei miei personaggi – spiega l’artista formiano – hanno una storia scritta in faccia, mentre le
loro espressioni, gli occhi in particolare (specchio dell’anima) rispondono a stimolazioni sia fisiche
che spirituali. Ho trattato temi e soggetti attuali ed elementi a me cari”. Dai volti ai fiori – motivi
d’arte – ai gabbiani – abitatori delle nostre coste, spiagge, porti, che emergono per qualità specifiche
dei loro corpi sinuosi – alle conchiglie per la loro svariata conformazione che non solo affascinano
ma evocano animi sensibili, la “voce del mare” e infine alla “Sanguigna” (pietra grassa dei monti
Alemagna) con il suo giusto volume, la morbidezza, la luce, l’ombra, arricchendo di sonorità nuove,
nuova misura e bellezza.


“Tutta la mia produzione – chiosa il pittore Giuseppe Supino – vive di continua ricerca tecnica, di
intima sensibilità poetica espresse attraverso il virtuosismo del segno e tutta l’armonia possibile”. Il
maestro, che ha già esposto da Waterbury Conn.U.S.A (Coltur art of center of Waterbury) a
Grosseto; da Torino a Roma, Bari, Padova, Asti, Firenze, Salerno, Caserta, Levigo di Trento, si era
reso protagonista di altri eventi ospitati nello spazio del Punto IAT del Comune di Formia come
l’iniziativa “Mostrare Narrare Evocare Un abbraccio del Maestro Giuseppe Supino alle Staffette
della Memoria”, gli allievi dell’I.C. Dante Alighieri, nell’ambito delle celebrazioni del 79esimo
anniversario della Liberazione di Formia.


“Un’esposizione che metterà in luce le varie abilità ed espressioni artistiche e grafiche attraverso le
creazioni più figurative che lo hanno fatto conoscere a livello nazionale ed internazionale portando
in alto il nome della nostra città e ponendo l’accento anche sull’uomo e l’artista, amante della

propria comunità e del suo spirito identitario – commenta il sindaco Gianluca Taddeo – Il percorso
della mostra, allestito nella Falcone-Borsellino, sarà un viaggio nell’intera opera di Supino,
ricostruito con oltre 100 quadri che mira anche a ricostruire storicamente i legami intrecciati dal
pittore col tessuto sociale del territorio”.