A qualche giorno di distanza, non si spegne l’eco dell’importante convegno, primo nel suo genere, organizzato a Gaeta (Palazzo della Cultura) dalla Breast Unit e dal gruppo dei volontari della LILT di Gaeta (delegazione della Lilt provinciale di Latina), con la collaborazione del Comune di Gaeta, l’Università Sapienza Polo Pontino e la Asl pontina. Un momento importante che ha acceso i riflettori sulle associazioni che ruotano intorno al Centro di senologia aziendale diretto dal prof. Fabio Ricci, ma che ha messo in luce le infinite possibilità di collaborazione e le iniziative in favore delle donne che si ammalano di cancro alla mammella che il mondo del volontariato sociale, sportivo e culturale può mettere in campo. A cominciare dall’impegno fattivo per la prevenzione oncologica la cui importanza viene sottolineata ormai da anni proprio perché può “salvare la vita”, fronteggiando gli attacchi del big killer del secolo, prima causa di morte delle donne.

La delegazione della LILT, con Rosario Cienzo responsabile della sede di Gaeta, che in soli 7 anni ha abbracciato con iniziative mirate tutto il Sudpontino, da Fondi al Garigliano, si è posta da sempre a fianco della Breast Unit del prof. Ricci, indirizzando e veicolando il messaggio della nuova cultura della prevenzione. E lo fa non solo informando sui corretti stili di vita, ma anche accompagnando le donne sane verso la prima, importante visita senologica o invitandole a sottoporsi agli screening regionale. Rosario Cienzo, ideatore della possibilità di portare nel sud della provincia pontina uno sportello della Lega italiana per la lotta contro i tumori, dislocata fino a un decennio fa solo su tutte le province italiane, è sempre andato oltre, non accontentandosi certo di sognare tutto questo, ma cercando per anni alleanze utili e riuscendo infine a trovare le persone giuste per arrivare a risultati concreti e utili per la collettività. Artefici con Cienzo di una vera e propria rivoluzione che sta cambiando anche nel sud della provincia di Latina la concezione e la risposta verso la prevenzione, sono stati, con il Sindaco di Gaeta Mitrano che ha permesso di ospitare la delegazione LILT in una struttura comunale ubicata a via Firenze 2 (una sede con annesso ambulatorio per visite in loco), sono stati senza dubbio il prof. Fabio Ricci e il dott. Alessandro Novaga di Latina. Da quel 19 settembre 2015 (giorno dell’apertura della sede LILT a Gaeta) la divulgazione e l’informazione hanno fatto passi da giganti, raggiungendo i Comuni limitrofi, coinvolgendo parrocchie, centri anziani, sindacati, associazioni, gruppi e singoli cittadini. Convegni, mercatini di solidarietà, gemellaggi, incontri e, soprattutto, visite oncologiche gratuite di senologia (presso la Breast Unit del Goretti di Latina), di dermatologia (a Gaeta), di psiconcologia (grazie alla vicinanza con il Centro oncologico del Dono Svizzero di Formia) per tanti cittadini del Golfo. E poi informazioni anche per ginecologia, urologia, cura della tiroide, familiarità del cancro al color-retto. I volontari, cresciuti negli anni, sono oggi una dozzina e, sempre con la guida di Cienzo, sono attivi e coesi nell’obiettivo di “aiutare chi lo chiede a capire cosa si deve intendere e come e dove bisogna fare la giusta prevenzione, sia quella primaria che quella secondaria”. Grazie alla presenza nel gruppo della volontaria Eleonora Bruno, nutrizionista, anche l’aspetto della sana e corretta alimentazione non è più soltanto uno slogan ma un’occasione per ripensare al benessere generale dell’utenza che chiede di essere aiutata a correggere errori alimentari. Grazie alla collaborazione con altre associazioni del territorio vengono poi lanciati inviti a fare sport, ad evitare eccessi di alcool, a smettere di fumare, a dire basta alla sedentarietà. “Le iniziative in campo sono sempre tante – spiega Rosario Cienzo- ma vorremmo sempre poter fare di più, andando incontro alle esigenze di un territorio vasto che, a lungo, si è sentito abbandonato e per il quale le distanze da Latina si sono e si fanno sentire. Quando abbiamo iniziato a parlare di LILT e di prevenzione non venivamo neppure compresi da tutti e del tutto: oggi invece la rete della solidarietà è partita e il seme gettato è pronto a dare frutti”. La mattinata del 30 aprile scorso, dedicata proprio alle sinergie culturali tra Breast Unit e Associazionismo, nella lotta contro il cancro, ha dimostrato (per le presenze e per gli interventi qualificati dinanzi al Prefetto Maurizio Falco e alla manager della ASL di Latina Silvia Cavalli) che la giusta strada è stata intrapresa e che il cancro si potrà fronteggiare (se non vincere del tutto) solo tutti insieme. Uno slogan che inizia a diventare concretezza, volontà impegno.