Gaeta, Racket degli stabilimenti balneari: prosciolti tutti gli imputati – Bisognerà attendere 60 giorni per il deposito delle motivazioni per conoscere il contenuto della sentenza con la quale il Giudice del Tribunale di Cassino, Dott. Marco Gioia, ha stabilito che il procedimento penale a carico degli imputati, non doveva proprio nascere.
Intanto, su denuncia della confinante dei due titolari degli stabilimenti balneari incriminati, allora indagati, fu richiesta, in esito ad attività di intercettazione ed assunzione a s.i.t. di numerose persone, finanche l’emissione di una severa misura interdittiva che già il G.I.P. del Tribunale di Cassino, Dott. Salvatore Scalera, disattese integralmente.


Gaeta, Racket degli stabilimenti balneari: Il Pubblico Ministero fece ricorso al riesame insistendo nella richiesta di misura, ma i Giudici capitolini, lette le corpose memorie ostentate all’attenzione ed accompagnate da articolata e cospicua documentazione, presentate dal nutrito collegio di difesa,  non solo disattesero integralmente il ricorso del P.M., respingendolo, ma esclusero nei fatti analizzati, ogni ipotesi estorsiva.
Emesso decreto di citazione a giudizio, questa volta per la più tenue ipotesi di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, all’udienza odierna il Giudice unico, Dott. Marco Gioia, recependo le argomentazioni espresse dai difensori (Avv.ti Renato Ciamarra, Felice Belluomo, Alfredo Zaza d’Aulisio, Vincenzo Macari e Matteo Macari), ha inferto al processo il definitivo colpo di grazia, statuendo che il giudizio penale a carico degli imputati non doveva proprio avere inizio.

ARTICOLO CORRELATO – SPERLONGA: L’IMPRENDITORE FAIOLA ASSISTITO DALL’AVVOCATO MACARI ASSOLTO DA LOTTIZZAZIONE ABUSIVA: L’avvocato Vincenzo Macari (nella foto di copertina) fa presente che: “All’udienza odierna il Collegio (Presidente Valentini, a latere Giudici Fosso e Villani) ha integralmente accolto le richieste del collegio di difesa ed assolto tutti gli imputati dalle imputazioni rispettivamente ascritte prendendo il termine di giorni 90 per il deposito delle motivazioni.
Si ricorderà che, invece, il Pubblico Ministero in sede di requisitoria aveva avanzato richieste di pena decisamente pesanti.
Intanto, sin da subito, ha finalmente disposto l’immediato dissequestro dell’importante compendio a ridosso del lungomare di Sperlonga (per un valore di svariati milioni di euro) oramai in vincoli da diversi anni, in favore dell’imprenditore Pierluigi Faiola, da me assistito.
Decisamente sfortunata la vicenda amministrativa che vedeva, dopo due sequestri operati ad iniziativa della Procura di Latina, rispettivamente annullati dal Giudice del Riesame, disporre un terzo sequestro, questa volta con l’imputazione di lottizzazione abusiva.
Vittoria “di Pirro” fa sapere la proprietà del compendio immobiliare, poiché oltre sei anni di travagliato iter giudiziario-amministrativo, con gli effetti che ne sono derivati, non li restituirà nessuno. In questo l’amaro calle”. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.