La Consigliera Vittoria Maggiarra del comune di Itri in una nota stampa comunica: “Sembrava un Consiglio Comunale destinato a svolgersi sui binari di una ordinaria normalità, quello dello scorso 9 febbraio, ma invece si è rivelato ricco di spunti e riflessioni, critici e politici.

Uscendo dal limbo dell’incertezza, il gruppo consiliare di Forza Italia ha ufficializzato il proprio abbandono delle file della maggioranza ed è passato in quelle della minoranza. Certo, una notizia in sé ovvia, viste quelle che erano state le dichiarazioni del sindaco nel corso della prima seduta del rinnovato consiglio comunale; ma un atto, quello di FI, che non è passato, e non poteva passare, inosservato e che il nostro gruppo consiliare ha voluto giustamente evidenziare.

I consiglieri Fargiorgio e Ialongo hanno sottolineato quello che è un dato oramai chiaro a tutti nella nostra cittadina, ovverosia che l’attuale compagine di governo locale non ha più la maggioranza effettiva nel paese. Anzi, gli eventi che hanno condotto alla fuoriuscita di una forza politica che, piaccia o meno, aveva contribuito all’affermazione elettorale della lista Ripartiamo, segnano un’evidente frattura, un distacco tra l’attuale maggioranza ed il paese cosiddetto reale.

Non è soltanto un problema di numeri in Consiglio (dove il sindaco dice di poter contare su dieci consiglieri…), ma è un problema di numeri in città. Se oltre all’allontanamento di FI si considerano infatti anche le prese di distanza ad opera di alcuni ex candidati della lista vincitrice delle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre scorsi, allora i numeri sono davvero impietosi e riflettono una realtà che chi attualmente governa Itri non può far finta che non esista.

È arrivato il momento in cui chi ha a cuore davvero il bene di Itri si renda conto del baratro nel quale ci sta trainando una maggioranza, chiusa in una visione che, come ha evidenziato il nostro capogruppo Fargiorgio, è autarchica, giacché pensa di poter fare tutto da sola, con la convinzione che essa soltanto possa risolvere ogni situazione, quasi possedesse il dogma della infallibilità. Una maggioranza che, all’evidenza, pecca di presunzione, parlando dal punto di vista politico e non solo.

La Consigliera Vittoria Maggiarra, con riferimento al metodo e ai contenuti dell’Amministrazione comunale firmata Giovanni Agresti, parla di “Politica ridotta ai minimi termini”. Dopo essersi servita dell’appoggio politico di una significante componente partitica, quale Forza Italia, per arrivare a vincere le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre scorso, l’Amministrazione Giovanni Agresti l’ha umiliata senza sorta di scrupolo, l’ha brutalmente scansata e l’ha pure beffeggiata con vile e freddo cinismo. Uno scenario profondamente deludente che, nel mondo politico locale e sovracomunale, ha e avrà sicuramente la sua forte risonanza, come pure avrà le sue grandi e gravi conseguenze. Nessuna dignità politica può essere attribuita a chi, ormai, ha una rappresentanza amministrativo-istituzionale ridotta all’osso, pari ad appena il 20% della popolazione itrana votante!! E questo dato oggettivo, indice di palpabile, tangibile frustrazione patita dalla coalizione guidata da Giovanni Agresti, spiega l’atteggiamento aggressivo, offensivo ed antidemocratico da essa puntualmente espresso in ogni Consiglio comunale.  Le informazioni del tutto distorte e le ultime attribuzioni accusatorie provenienti dal Sindaco Agresti in ordine alla questione Case popolari, al Piano di Pagnano e al mantenimento di un Presidio di legalità, quale l’Ufficio del Giudice di Pace di Gaeta, non tarderanno a palesare la negazione di un modo di fare politico obsoleto, anacronistico e assolutamente sterile.

Frattanto, persistono i troppi, oseremo dire assordanti, silenzi che stanno caratterizzando questi primi mesi di governo cittadino, che non fanno assolutamente bene ad una dialettica che, auspicavamo, potesse essere davvero democratica, pur nel rispetto e nella contrapposizione dei ruoli. Invece, sulle nostre sacrosante richieste (riattivazione tavoli istituzionali nella vicenda pozzi privati, interventi in materia Covid, regolamentazione ritiro rifiuti presso le abitazioni dei cittadini positivi al Covid, richiesta di riapertura Piazza Umberto I, convocazione commissione consiliare ad hoc per gli eventi del 3 e 4 novembre 2021…), tutto tace, neppure una riga di riscontro. Un atto di grande prepotenza e superbia politiche; un atteggiamento spesso accompagnato da una sorta di fastidio quasi fisico nei confronti della nostra, attiva, presenza politica e consiliare all’interno della Casa comunale.

Ma il nostro gruppo non demorde! Continueremo ad essere una spina nel fianco di questa amministrazione che, pian piano, comincia a svuotarsi di significato, a depotenziarsi non soltanto in quei numeri, che oramai ne segnano la perdita di rappresentatività presso i cittadini. I prossimi mesi diranno la verità, ma intanto restano sul tappeto una serie di questioni e vicende che tardano ad avere risposte.

Con spirito assolutamente costruttivo, porteremo avanti le nostre battaglie, pronti a firmare quei provvedimenti che facciano gli interessi della cittadinanza. E proprio nel consiglio del 9 febbraio ne abbiamo dato riprova, approvando la variante urbanistica ed il vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione di una migliore viabilità comunale in località Licciano. Un’opera messa in campo dall’Amministrazione Fargiorgio che consentirà di usufruire in piena sicurezza di un tratto di strada notoriamente difficoltoso, che segna l’accesso per la zona artigianale e verso alcune importanti realtà commerciali della nostra cittadina.

Saremo sempre dalla parte dei cittadini e continueremo a contrastare una politica orientata al perseguimento di interessi personali e familismi (come altri li hanno definiti), che sono la negazione del corretto operare in amministrazione.

Quel tipo di politica non ci appartiene e apparterrà mai.”