Sono quasi al completo le iscrizioni su www.sogin.it alla terza edizione di “Open Gate”, l’iniziativa di Sogin che permetterà, nel fine settimana del 13 e 14 aprile, a 3.000 cittadini di conoscere le modalità e le tecnologie adottate nello smantellamento delle centrali nucleari italiane.

Resta qualche posto solo per visitare la centrale del Garigliano, in provincia di Caserta, nel percorso “area industriale” al quale possono peraltro accedere anche i minori dai sei anni in su. Le prenotazioni si chiuderanno domenica 31 marzo.

Nei tour, della durata di circa due ore, i tecnici Sogin faranno ripercorrere i luoghi che rappresentano un pezzo di storia industriale del nostro Paese e racconteranno il lavoro che svolgono ogni giorno per smantellare gli impianti e gestire i rifiuti radioattivi, con l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano.

La centrale campana, caratterizzata dalla “sfera bianca” che racchiude il reattore, il primo in Europa con tecnologia BWR – Boiling Water Reactor.

Sogin è la società pubblica che dal 2000 si occupa dello smantellamento (decommissioning nucleare) dell’impianto e della gestione dei suoi rifiuti radioattivi.

Tra i lavori di smantellamento più recenti si segnalano la decontaminazione e demolizione del camino, alto quasi 100 metri, e lo smantellamento di rotore e alternatore della turbina, attività che ha prodotto circa 400 tonnellate di materiale di cui il 96% è stato trasferito in centri di recupero per essere reinserito nel ciclo produttivo.

Attualmente Sogin si sta preparando allo smantellamento del reattore dell’impianto, l’attività di decommissioning più complessa da un punto di vista ingegneristico e operativo.

In occasione dell’evento è creato il profilo Instagram opengate_sogin, hashtag #opengate2019 che raccoglie immagini, video e stories per raccontare lo spirito dell’iniziativa, sia con gli occhi dei cittadini sia delle persone Sogin che lavorano “dietro le quinte”.