In merito all’Operazione Carabinieri e DDA di Roma le associazioni Comunità del Lazio Meridionale e delle Isole Pontine, Laboratorio Socio Politico San Giacomo, Sud Pontino Socialforum, l’Associazione La Barba di Giove hanno emesso congiuntamente un comunicato che recita testualmente: “Tutta la Comunità del Sud Pontino esprime grande soddisfazione per la brillante operazione coordinata dal Procuratore Prestipino, dalla DDA di Roma e dai Carabinieri che ha portato alla cattura di ben 19 soggetti tutti insediati in vari Comuni del Sud Pontino.

Questa operazione risveglia in tutti noi la consapevolezza che la mafia è tra di noi, vive e fa affari nelle nostre Città, soggiogando con la forza dell’intimidazione, le minacce e le estorsioni, privati ed imprenditori.

Il valore assoluto, di questa che è una delle più grandi operazioni avvenute nel nostro territorio, è la riflessione profonda che deve indurre sui temi della legalità e sull’importanza del ruolo che ogni cittadina/o può avere, scegliendo la strada a volte più difficile e lunga, evitando facili scorciatoie, superando la paura che ci fa rintanare nel silenzio o peggio nell’omertà.

Dobbiamo conservare il nostro capitale sociale e le operazioni di contrasto alla delinquenza organizzata sono indispensabili per farlo.

Gli indicatori come efficienza giudiziaria civile e penale, l’alfabetizzazione, le attività culturali, il volontariato solidale, la partecipazione referendaria ed elettorale, la presenza di tante imprese attive sul mercato malgrado le crisi precedenti e quella attuale della pandemia, la presenza di servizi di sostegno alle famiglie e alle persone, le strutture sanitarie sebbene sofferenti per i tagli operati nell’ultimo decennio, consentono di conservare una discreta qualità della vita e appunto il Capitale Sociale.

Nel nostro comune fino a qualche anno fa era attivo un osservatorio contro la delinquenza organizzata. Nessuna pretesa di sostituirsi alle forze dell’ordine, ma in sinergia con esse, restava uno strumento prezioso di partecipazione e contrasto alla cultura dell’indifferenza se non della tolleranza al fenomeno mafioso.

Per questo auspichiamo che la futura amministrazione riproponga l’osservatorio e promuova nelle scuole la cultura della legalità.

Naturalmente il governo della città che questa volta dovrà disporre di una buona dose di collegialità e tenuta, avrà il compito di affrontare e risolvere i problemi che da troppo tempo giacciono irrisolti e rappresentano i veri lacci che impediscono alla città di crescere.

Accanto alla vigilanza delle Forze dell’Ordine e della Magistratura deve esserci il buon governo, condizione indispensabile per tenere lontana la criminalità organizzata, conservare il capitale sociale e creare le condizioni affinché si arresti lo spopolamento e l’emigrazione soprattutto dei giovani.

Ne va di mezzo il futuro della nostra comunità locale”.

Riflessioni espresse più volte, ma in definitiva ciò che si registra è sempre e comunque il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine.

Il resto è nebbia per l’opinione pubblica.