Conosco Miriam Di Nardo d quando ero diacono nella Chiesa di San Giacomo Apostolo in Gaeta e lei era una motivata e preparata capo chierichetto. Sta seguendo con zelo il percorso di professione all’Ordine Francescano Secolare. Lei stessa racconta: “Un’emozione grande! Un mix di serenità, meraviglia e fiducia è ciò che ho provato nella celebrazione eucaristica di oggi, celebrazione durante la quale ho emesso la professione all’Ordine Francescano Secolare. La professione non è un atto istantaneo, non è un’azione isolata dalla vita: è un impegno della vita e per la vita. Si promette, infatti, di vivere il Vangelo alla maniera di San Francesco seguendone le orme secondo il suo esempio e le indicazioni date da lui, raccolte oggi nella Regola dell’Ordine Francescano Secolare. Più che di regola, si deve parlare di vita assumendo in pienezza la concezione di San Francesco per il quale, la vita, è osservare il Vangelo e viverLo con il suo stile radicale, illuminato e gioioso. Oggi ho emesso la professione all’Ordine dopo aver intrapreso un periodo di approfondimento e conoscenza della spiritualità francescana con grande gioia ed interesse. Da sempre incuriosita dal vivere la vita secondo il Vangelo seguendo le orme di San Francesco, ringrazio chi mi è stato accanto in questo cammino: l’Assistente, il Ministro, il Consiglio, coloro che in questi anni hanno curato la mia formazione e i fratelli e le sorelle della fraternità di Gaeta che mi hanno sempre fatto sentire “a casa”, anche quando si è cercato di mettere in relazione parole diverse. Le parole: un mezzo potentissimo per conoscere meglio l’altro, nonostante il gap generazionale, perché ognuno di noi è un “dono”, una “risorsa” per crescere insieme e imparare dall’altro. Ringrazio, ovviamente, anche coloro che, orgogliosi, mi sono stati accanto in questo cammino. Chi fa parte della mia vita da più o meno tempo e mi ha accompagnato nella mia scelta e determinazione, chi mi è vicino fisicamente e chi sta già godendo dell’eterna beatitudine”. Miriam è una giovane donna in gamba e la nostra redazione formula i migliori auguri per il suo cammino futuro.

La Celebrazione Eucaristica di oggi si è svolta presso il Tempio di San Francesco. Una “cornice” forse insolita per la Fraternità, ma quest’anno siamo chiamati a vivere un anniversario di storia e fede: l’VIII centenario della presenza del Poverello d’Assisi a Gaeta. “Uscire fuori” può essere un segno tangibile per far conoscere la spiritualità francescana perché l’esempio e gli insegnamenti di San Francesco sono ancora oggi attuali.

Mi auguro che la Regola e le Costituzioni siano il mio faro per vivere il Vangelo come San Francesco d’Assisi, che la mia fede e il mio carattere siano fortificati in modo tale da rendere visibile l’azione di Cristo nella società, anche se indegna di tale grazia ma certa che Dio non lascia mai solo il chiamato.

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