L’Himalaya ci salverà dal riscaldamento globale? – Il riscaldamento globale sta minacciando i ghiacciai di tutto il mondo. Un nuovo studio sul ritiro dei ghiacciai dell’Himalaya, la catena montuosa tra Cina e India lunga 2500 chilometri, ha rivelato questo effetto inaspettato. Questi giganti ghiacciati quando si sciolgono, creano venti freddi che contrastano la tendenza del cambiamento climatico mantenendo le aree circostanti più fredde. La ricerca pubblicata su Nature Geoscience, è stata condotta dall’Istituto di Scienze Polari del CNR di Milano e dall’Istituto di Ricerca sulle Acque (IRSA) del CNR di Roma, in collaborazione con l’Istituto di Scienza e Tecnologia Austriaco.
Riscaldamento globale – “Lo studio è interessante perché descriviamo l’impatto dei ghiacciai sull’atmosfera e non il contrario” dichiara Nicolas Guyennon, ricercatore dell’IRSA e uno degli autori dello studio. Il team ha studiato i dati registrati a partire dal 1994 presso il Pyramid International Laboratory-Observatory in Nepal e altre tre stazioni lungo le pendici meridionali del Monte Everest, la cima più alta della terra con i suoi 8.848 metri. I dati si sono rivelati sorprendenti perché, nonostante l’aumento globale, le temperature intorno alla base dell’Everest sono rimaste costanti o sono addirittura diminuite. La spiegazione, secondo i ricercatori, è che lo scioglimento dei ghiacciai dà origine a venti freddi a valle.
Riscaldamento globale – La grande differenza di calore tra l’atmosfera e il ghiacciaio fa sì che la sua superficie scambi più calore con l’aria vicina. Questo porta l’aria più fredda e densa a scendere nell’ambiente circostante sotto forma di “venti catabatici”, cioè venti di caduta che vanno verso il basso, spinti dalla gravità. Questi venti freddi diventano un contrappeso temporaneo e localizzato al riscaldamento delle temperature. “Lo studio non deve essere frainteso”, esprime Michele Freppaz, studioso di scienze della neve all’Università di Torino – “Gli autori non sostengono che i ghiacciai himalayani non si stiano sciogliendo. Al contrario, attribuiscono il raffreddamento locale osservato al processo di fusione”.
Riscaldamento globale – E il dottor Guyennon aggiunge: – “Altri studi suggeriscono che questo effetto tampone potrebbe raggiungere un punto di svolta. Se continuiamo a bruciare combustibili fossili, lo scioglimento del ghiacciaio sarà inevitabile”. Va dunque considerato che l’uso dei combustibili fossili sia la causa più incisiva del riscaldamento globale e sia necessario limitare il più possibile l’uso di questo. Possibilmente eliminarlo. Inutile tergiversare. La natura, per leggi fisico-chimiche trova sempre il modo di essere resiliente e di compensare i danni arrecati all’ambiente. L’uomo necessariamente e obbligatoriamente deve fare la sua parte.