Gaeta proroga fino al 2023 gli allevamenti di cozze e pesci. Formia ha inviato una pec per mandare via i proprietari – Paola Villa, ex Sindaco di Formia e Consigliere Comunale di minoranza in una nota stampa comunica: “𝗗𝗔𝗟 𝟭𝟵 𝗟𝗨𝗚𝗟𝗜𝗢 𝟮𝟬𝟮𝟮 𝗚𝗟𝗜 𝗔𝗟𝗟𝗘𝗩𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜 𝗗𝗜 𝗣𝗘𝗦𝗖𝗜 𝗘 𝗖𝗢𝗭𝗭𝗘 𝗡𝗘𝗟 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗢 𝗚𝗢𝗟𝗙𝗢 𝗦𝗢𝗡𝗢 𝗧𝗢𝗧𝗔𝗟𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗜𝗟𝗟𝗘𝗚𝗔𝗟𝗜 𝗟𝗢 𝗦𝗖𝗥𝗜𝗩𝗘 𝗡𝗘𝗥𝗢 𝗦𝗨 𝗕𝗜𝗔𝗡𝗖𝗢 𝗟𝗔 𝗥𝗘𝗚𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗟𝗔𝗭𝗜𝗢.
Oggi in Consiglio Comunale Interrogazione al sindaco di Formia sugli allevamenti di pesci e molluschi nell’Area Sensibile del Golfo di Gaeta e sulle azioni intraprese. 
Il COMUNE di FORMIA ha mandato una pec per dire ai proprietari degli allevamenti che devono andarsene. Mentre il COMUNE di GAETA predispone la proroga fino al 2023. 
DOVETE ANDARE 𝗩𝗜𝗔 𝗗𝗔𝗟𝗟‘𝗔𝗥𝗘𝗔 𝗦𝗘𝗡𝗦𝗜𝗕𝗜𝗟𝗘.
𝐍𝐎𝐈 𝐍𝐎𝐍 𝐒𝐌𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐄𝐌𝐎 𝐔𝐍 𝐀𝐓𝐓𝐈𝐌𝐎 𝐃𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐓𝐄𝐍𝐃𝐄𝐑𝐋𝐎 𝐄 𝐀𝐆𝐈𝐑𝐄 𝐏𝐄𝐑 𝐎𝐓𝐓𝐄𝐍𝐄𝐑𝐋𝐎.
#𝙣𝙤𝙣𝙨𝙞𝙢𝙤𝙡𝙡𝙖𝙙𝙞𝙪𝙣𝙘𝙚𝙣𝙩𝙞𝙢𝙚𝙩𝙧𝙤”

ARTICOLO CORRELATOItticoltura e Miticoltura – Svolta epocale per le acque del Golfo di Gaeta – Svolta epocale per le acque del Golfo di Gaeta – L’ex sindaco di Formia, Paola Villa, in una nota stampa comunica: “È di oggi la delibera di Giunta della Regione Lazio per “l’individuazione e mappatura delle zone di mare territoriali idonee e precluse all’esercizio dell’attività di acquacoltura”. 
Sono stati, finalmente,  individuati  gli specchi d’acqua IDONEI e NON IDONEI per installare e/o rinnovare impianti di itticoltura e miticoltura, le cui vecchie concessioni sono scadute il 31 dicembre 2020. Come prima riflessione, siamo soddisfatti che la delibera di oggi tenga in considerazione quanto in parte espresso nella Delibera n.116 del 19/02/2010, delibera  che istituiva “l’Area Sensibile del Golfo di Gaeta e dei bacini drenanti”; in un primo momento, infatti,  non era stata considerata, ma dopo l’intervento delle diverse Associazioni del territorio in materia ambientale, la delibera è entrata come corpo integrante dell’atto di indirizzo odierno. Le aree, inoltre,  in cui sarà possibile attuare attività di acquacoltura (Tav. B8 e Tav. C8) sono specchi d’acqua a quasi 4 km dalla costa. Ricordiamo che oggi gli impianti si trovano a molto meno di 2,5km dalla linea di costa. Questo consentirà di liberare l’area sensibile da allevamenti di pesci e cozze che l’hanno inquinata, deturpata, condizionando notevolmente la flora e la fauna, la biodiversità dell’habitat naturale e l’intera vita dell’ecosistema marino e costiero, oltre a pregiudicare le attività turistiche e sportive dell’intero tratto di costa che va da punta Stendardo al porticciolo romano di Gianola e in particolare, la costa di Vindicio.
Ora tocca ai comuni tenere in CONSIDERAZIONE questa delibera,: infatti con la L.R. n.1/2020 si attribuisce ai comuni la funzione amministrativa concernente il “rilascio delle concessioni dei beni del demanio marittimo e di zone del mare territoriale”, pertanto oggi i comuni di Formia e Gaeta dovranno pretendere che chi vorrà rinnovata la propria concessione all’allevamento dovrà “traslocare” fuori dall’Area Sensibile, come prevede la delibera regionale odierna che è immediatamente eseguibile. Oggi è possibile dimostrare concretamente la tanto decantata comprensorialita’ con un’azione corale dei due consigli comunali di Formia e Gaeta della delibera regionale e la sua immediata esecuzione. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.