Formia, Santa Maria La Noce, Paola Villa: ecco la verità dei fatti – L’ex sindaco di Formia Paola Villa, nonchè consigliere comunale di minoranza, in una nota stampa ha dichiarato: “Con la delibera di Giunta n.270 del 7 ottobre scorso, l’Amministrazione comunale di Formia dichiara lo stato di calamità naturale a causa degli eventi meteorologici eccezionali avvenuti nel  pomeriggio del 29 settembre 2022. Nella delibera, che descrive i fatti concitati di quel pomeriggio, partendo dall’allerta “gialla” del dipartimento della Protezione Civile Regionale, si evidenzia come a scatenare gli eventi catastrofici siano state “le piogge intense e copiose riversatesi sui pendii montani, colpiti da vasti incendi estivi”. 𝗜𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁á, 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗲𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗲𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 “𝘀𝗼𝗹𝗼“ 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘃𝗮𝘀𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗶𝗻𝗮, 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁á 𝗮𝗯𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗮 𝗱‘𝗮𝘀𝘀𝗮𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝘁𝗼𝗺𝗯𝗶𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶, 𝘀𝗽𝗶𝗮𝗻𝗮𝘁𝗲, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶, 𝗿𝗶𝗲𝗺𝗽𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝗮𝗯𝘂𝘀𝗶𝘃𝗶. 


Formia, Santa Maria La Noce, Paola Villa: ecco la verità dei fatti – Tutto naturalmente effettuato  negli anni, quando  si faceva finta di non vedere e di non sapere, evitando domande scomode e perlustrazioni urbanistiche che avrebbero, invece, evidenziato quelle che oggi vengono definite, dagli uffici comunali “costruzioni e opere di urbanizzazione sorte spontaneamente”. 
Certamente gli incendi boschivi, in primis quello devastante sulla collina di Santa Maria la Noce dello scorso agosto, hanno reso il pendio più facilmente aggredibile dalle ingenti piogge , meno stabile e più soggetto ad azioni sinergiche tra la gravità e gli eventi meteorologici;  certo è che  quel pendio si trova alla sommità di un canalone, che è stato in parte tombinato, in parte deviato, cancellando il naturale percorso per le acque piovane, formato in centinaia di anni.

Formia, Santa Maria La Noce, Paola Villa: ecco la verità dei fatti – Oggi non è più tempo di fare finta di nulla verso chi abusivamente apre locali, edifica case, spiana macerie, tombina torrenti ed eregge muri: l’azione distruttiva del territorio va fermata  e soprattutto si deve costringere  al ripristino dei luoghi. Perché quei luoghi,restituiti a sé stessi e alla propria naturale funzione, salvano vite e salvaguardano il territorio, e poco importa se non portano voti, veramente poco importa. 
𝐎𝐠𝐠𝐢 é 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢, 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐢á 𝐬𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐫𝐞𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐚𝐥𝐥‘𝐚𝐭𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚, 𝐬𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐯𝐞𝐫 𝐬𝐩𝐫𝐞𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐝𝐢 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐢 𝐚 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢 𝐩𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐞 𝐚 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭á 𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨…𝐃𝐄𝐕𝐀𝐒𝐓𝐀𝐓𝐈.”