Gaeta – Rapina aggravata, lesioni personali e minacce ai danni di un ragazzo autistico. Nei guai una ragazza di Gaeta – Proseguono con incisività i servizi del controllo del territorio posti in essere dalla Compagnia Carabinieri di Formia finalizzati alla prevenzione dei reati in genere. Nel corso della serata di eri (16.06.2022), i militari della Tenenza CC di Gaeta hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale a carico di una donna cl. 89 di Gaeta, ritenuta responsabile di rapina aggravata, lesioni personali e minacce (a difendere la donna gli Avvocati Vincenzo e Matteo Macari).

Gaeta Rapina aggravata, lesioni personali e minacce ai danni di un ragazzo autistico. Nei guai una ragazza di Gaeta – Il provvedimento cautelare è stato emesso dalla competente A.G. sulla base delle risultanze investigative acquisite nel corso delle indagini effettuate dai carabinieri della Tenenza di Gaeta. Nello specifico, la donna si è resa responsabile dei predetti reati perpetrati a Gaeta il 17.02.2022 ai danni di un ragazzo cl.03, affetto di autismo, al quale sottraeva il telefono cellulare, previe minacce e varie aggressioni fisiche per le quali è stato necessario ricorrere alle cure mediche. L’arrestata è stata tradotta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria di Cassino.

ARTICOLO CORRELATO – Gaeta: Trentanovenne ucraino si toglie la vita nel cantiere dove lavorava – Cosa spinge un uomo di trentanove anni a togliersi la vita nel modo più crudele, impiccandosi? Credo che tutti noi pensiamo a lui con profonda tristezza e dolore. Da diversi anni aveva lasciato la sua Ucraina per cercare di dare un futuro migliore alla sua famiglia. Coniugato e padre di bambini piccoli. Poi era entrato in crisi per dissapori affettivi, ha cominciato a vivere un travaglio psicologico che lo ha spinto al suicidio cogliendo un momento in cui era da solo nel cantiere edile dove era impegnato in Piazza della Libertà a Gaeta. I colleghi ritornati sul posto hanno cercato di rianimarlo, come poco dopo il personale del 118 allertato e quindi sul posto i Carabinieri della locale Tenenza. Tutto inutile. Sul selciato il corpo esanime di un giovane privo di vita. La Procura della Repubblica del Tribunale di Cassino ha autorizzato i militari a restituire il corpo alla famiglia. Le Onoranze Funebri Eterna hanno provveduto al trasferimento della salma presso il Cimitero Comunale. Il giovane suicida era di fede ortodossa e il Sinodo delle Chiese Ortodosse ha vietato tassativamente – senza deroghe – le esequie e anche la semplice benedizione della salma di colui che si è tolto la vita. Come d’altronde gli ortodossi vietano il funerale per coloro che poi intendono essere cremati. Sta a tutti noi invocare il Signore perché dia pace e amore all’uomo che si è ucciso. Chi è in grado di prevedere che cosa abbia pensato mentre perdeva in un modo così atroce la vita, può benissimo aver chiesto perdono all’Altissimo. Clicca qui per continuare a leggere l’articolo.